sabato 3 gennaio 2009

Il 'Papa Ratzinger blog' contesta giustamente con dati alla mano i numeri inesatti dei fedeli che hanno incontrato Benedetto XVI

I numeri diffusi dalla Prefettura della Casa Pontificia sulle presenze agli incontri con Benedetto XVI sono "palesemente incongruenti". Lo afferma "dati alla mano" il Papa Ratzinger blog che monitora quotidianamente quanto viene scritto sul Pontefice. "A gennaio - ricorda il sito, curato da Raffaella - ci fu il famoso Angelus di 'riparazione' per il 'caso Sapienza'. Solo quella domenica in Piazza San Pietro, c'erano piu' di 200mila persone. Come e' possibile che si contino, per tutto il mese di gennaio, 'solo' 150mila presenze? Questo dato è sbagliato". Più in generale, prosegue il post, i dati non sono stati raffrontati correttamente: rispetto al 2007, infatti, "nell'anno 2008 ci sono state meno Udienze Generali, meno Angelus, meno Celebrazioni Liturgiche e meno udienze speciali a causa dei viaggi (molto impegnativi) del Santo Padre. Addirittura nei mesi estivi il Papa ha tenuto l'ultima udienza generale il 2 luglio e ha ricominciato il 13 agosto a causa del viaggio a Sydney e del soggiorno a Bressanone. E al rientro le udienze generali si sono tenute a Castelgandolfo in un cortile piccolissimo. Quanto agli Angelus, il Papa ha compiuto tre viaggi internazioni e quattro visite pastorali in Italia: mancano quindi all'appello otto Angelus, perche' in Australia il Pontefice ha trascorso due domeniche. Non solo: il 29 giugno era domenica e la folla presente in piazza San Pietro è stata conteggiata nelle celebrazioni liturgiche. Il Papa inoltre non ha tenuto la consueta celebrazione in onore della Madonna di Lourdes (11 febbraio) perchè nel pieno degli esercizi spirituali per la Pasqua".
La Vigna del Signore non può che sottoscrivere parola per parola questo post scritto dalla straordinaria Raffaella. Il Papa Ratzinger blog si rivela ancora una volta la migliore fonte di informazione su Benedetto XVI di tutta la rete.
Scenron


Repubblica continua a cavalcare la polemica del presunto calo di fedeli per Papa Benedetto. Il blog propone un "giochino" al confronto - altro post sull'argomento

Così la finanza non va in paradiso: reportage di 'Panorama' sulla gestione del patrimonio vaticano da parte di Benedetto XVI

di Ignazio Ingrao
Panorama

La crisi economica mondiale pesa anche sulle finanze vaticane. Secondo le prime proiezioni, non ufficiali, la Santa sede si appresta a chiudere, per il secondo anno consecutivo, il bilancio consolidato in rosso. Dopo tre esercizi in attivo (2004, 2005 e 2006) il 2007 aveva segnato un disavanzo di oltre 9 milioni di euro, che rischia di essere confermato, se non ampliato, nell’esercizio 2008.
La responsabilità del deficit va attribuita anzitutto al crollo dei mercati. Già nel corso del 2007 le attività finanziarie della Santa sede avevano subito una flessione di circa 12 milioni di euro, dovuta al deprezzamento del dollaro rispetto all’euro. La Chiesa Usa è infatti in vetta alla classifica delle Chiese donatrici a favore del Vaticano e molte delle operazioni finanziarie avvengono ancora in dollari. Il tracollo delle borse ha dato un altro colpo alle finanze vaticane nel corso del 2008, spingendo l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica (Apsa) a tornare ai beni rifugio, come l’oro (vedere riquadro in alto a destra).
Peraltro le difficoltà finanziarie non arrestano il programma di moralizzazione e riorganizzazione delle finanze vaticane intrapreso da Benedetto XVI. L’atto più recente è stato la nomina di un nuovo revisore internazionale dei conti della Santa sede, l’economista e politologo coreano Thomas Hang-Soon Han, che va ad affiancare gli altri quattro membri del collegio che fa capo alla Prefettura degli affari economici della Santa sede: Wolfang Bernhardt, tedesco, Josep M. Cullell, catalano, John F. Kyle, canadese, e Madeleine Ramaholimihaso, dal Madagascar.
La nomina di Hang-Soon Han, docente di politica internazionale alla Hankuk University di Seul, riveste un forte valore simbolico. È avvenuta a poche settimane di distanza da un clamoroso intervento che lo stesso economista ha pronunciato dinanzi al Papa, durante l’ultimo sinodo dei vescovi, a Roma nel mese di ottobre. «I capi della Chiesa devono fare un serio esame degli stili di vita e dei beni in seno alla Chiesa alla luce della parola di Dio e prendere ogni possibile misura per promuovere la dottrina sociale» aveva dichiarato Hang-Soon Han senza mezzi termini.
Secondo l’economista coreano, la Chiesa «nel concludere contratti commerciali, deve garantire che contengano principi di giustizia, retribuzioni sufficienti per vivere e buone condizioni di lavoro». Ma purtroppo, aveva aggiunto, «i precedenti della Chiesa non sempre sono stati all’altezza» di tali principi.
La nomina di Hang-Soon Han non è stata un gesto isolato di Joseph Ratzinger. Ai primi di marzo il Papa aveva già azzerato la commissione di vigilanza dello Ior, la banca vaticana, lasciando in carica in tale organismo il solo cardinale Attilio Nicora, presidente dell’Apsa.
Eloquente è stato l’allontanamento del cardinale statunitense Adam Joseph Maida. Il porporato, oltre a essere arcivescovo di Detroit, riveste anche una carica alquanto singolare: è superiore del paradiso fiscale delle Isole Cayman.
D’ora in poi, Maida potrà continuare a occuparsi delle anime di quanti cercano rifugio nelle Caymans ma dovrà stare lontano dai conti dello Ior. Non è da escludere che su tale decisione abbia influito anche la bancarotta di alcune diocesi spagnole che avevano investito in conti off-shore.
Sono usciti dalla commissione di vigilanza dello Ior anche l’ex segretario di Stato, Angelo Sodano, e il cardinale messicano Juan Sandoval Iniguez. Al loro posto sono entrati il francese Jean-Louis Tauran, l’indiano Telesphore Placidus Toppo e il brasiliano Odillo Pedro Scherer. Presiede la nuova commissione di vigilanza il cardinale Tarcisio Bertone.
Nel frattempo il Pontefice ha anche sostituito il direttore dello Ior, Lelio Scaletti, con il più giovane Paolo Cipriani, che ha voluto al suo fianco un nuovo vicedirettore, Massimo Tulli. Resta al suo posto il presidente della banca vaticana, Angelo Caloia, ma continuano a rincorrersi voci di una sua possibile sostituzione.
Rivoluzionati anche i vertici dei due principali organismi di gestione economica della Santa sede: l’Apsa, che funge da ministero del tesoro, e la Prefettura degli affari economici, che è una sorta di ministero del bilancio. L’arcivescovo di Savona, Domenico Calcagno, è stato nominato segretario dell’Apsa, al posto di monsignor Claudio Maria Celli, mentre il canonista Velasio De Paolis è stato chiamato a presiedere la Prefettura degli affari economici in sostituzione del cardinale Sergio Sebastiani.
Il cardinale Attilio Nicora resta invece l’uomo di fiducia del Papa per l’amministrazione del patrimonio della Santa sede.

Il Magistero del Papa sull’Epifania e il Battesimo di Gesù: eventi che chiedono all’uomo di aprire il cuore alla luce che illumina il mondo

L’inizio del nuovo anno mette subito la Chiesa a confronto con il mistero dell’Epifania del Dio Bambino - umile eppure re, sacerdote e profeta - e con le responsabilità, non solo spirituali, che comporta l’assunzione dell’identità cristiana, sottolineate dalla festa del Battesimo del Signore. Un punto luminoso, mobile contro la volta del cielo, diretto verso un punto oscuro della terra, un piccolo agglomerato di umanità che anche ai suoi tempi era considerato di irrisoria importanza. Fu questa la Cometa: la traiettoria di una piccola epifania che illuminò la strada di pochi privilegiati verso la grande Epifania che stava per cambiare la storia umana. Nei suoi tre anni di magistero specifico su questo aspetto - le solennità del 6 gennaio e del Battesimo del Signore che chiudono il periodo delle feste natalizie - Benedetto XVI ha offerto una “lettura” di entrambe molto ricca di spunti spirituali e, soprattutto, di riferimenti ai nostri tempi. “La luce che a Natale è brillata nella notte illuminando la grotta di Betlemme, dove restano in silenziosa adorazione Maria, Giuseppe ed i pastori, oggi risplende e si manifesta a tutti”, affermò il Papa nella Messa dell’Epifania 2006. Quel “tutti” - cioè l’umanità, noi - è simboleggiato dai tre sapienti che arrivano a Cristo bambino dopo un lungo pellegrinaggio: “Il fulgore di Cristo raggiunge infine i Magi, che costituiscono le primizie dei popoli pagani. Restano in ombra i palazzi del potere di Gerusalemme, dove la notizia della nascita del Messia viene recata paradossalmente proprio dai Magi, e suscita non gioia, ma timore e reazioni ostili". Il paradosso cristiano - che agli occhi dell’uomo inizia nella miseria di una mangiatoia e finirà nell’infamia della croce - passa per una rivelazione abbagliante che in pochi però sanno, e sapranno, cogliere. La Chiesa, depositaria di questo mistero, comprese subito che la sua missione sarebbe stata d annunciare quella luce ai tanti rimasti inizialmente lontani, o indifferenti, a quel fulgore. Il Vaticano II, spiegò il Papa alla Messa dell’Epifania dello scorso anno, fu proprio questo: “un rinnovarsi dall’anelito” di annunciare Cristo, luce del mondo, a tutti gli ambiti dell’umanità contemporanea: “A distanza di duemila anni, possiamo dunque riconoscere nelle figure dei Magi una sorta di prefigurazione di queste tre dimensioni costitutive dell’umanesimo moderno: la dimensione politica, quella scientifica e quella religiosa. L’Epifania ce le mostra in stato di ‘pellegrinaggio’, cioè in un movimento di ricerca che, in definitiva, ha il suo punto d’arrivo in Cristo”. La Cometa poi si “spegne”. Quel punto luminoso ha esaurito la sua funzione. Gesù cresce, nella discrezione della sua straordinaria famiglia, e il segno della sua presenza cambia. Nel fiume Giordano la sua missione pubblica inizia nel segno dell’acqua: elemento di vita e anche sigillo di una dimensione più grande. Come avviene da duemila anni per i cristiani, quando con l’acqua e il fuoco del sacramento del Battesimo rendono pubblica la loro appartenenza. E tuttavia, spiegò Benedetto XVI battezzando alcuni bambini il 7 gennaio 2007: “Naturalmente, Dio non agisce in modo ‘magico’; agisce solo con la nostra libertà. Non possiamo rinunciare alla nostra libertà. Dio provoca la nostra libertà, ci invita alla cooperazione con il fuoco dello Spirito Santo: queste due cose devono andare insieme. Il Battesimo rimane in tutta la vita il dono di Dio che ha messo il suo sigillo nelle nostre anime e la nostra cooperazione, l’apertura della nostra libertà che dice ‘sì’ a questa azione divina”. Un’azione che comporta delle responsabilità, rese tanto più evidenti da quando si è radicata la consuetudine di battezzare i bambini appena venuti al mondo. Dietro l’atto spirituale, spiccano richiami ed impegni umani per cui il “sì” alla vita che i genitori cristiani dicono con il Battesimo diventa un netto “no” a tutto ciò che - e tante sono le circostanze odierne - vorrebbe attentare a quella stessa vita. Con vigore, il Papa lo disse nella solennità del Battesimo del Signore l’8 gennaio 2006: “Possiamo dire che anche nel nostro tempo è necessario un ‘no’ ad una cultura ampiamente dominante della morte, una anticultura che si mostra per esempio nella fuga, nella droga. Fuga dal reale nell’illusorio, in una felicità falsa che si mostra nella menzogna, nella truffa, nella ingiustizia, nel disprezzo dell’altro, della solidarietà, della responsabilità per i poveri e per i sofferenti; che si mostra in una sessualità che diventa puro divertimento senza responsabilità (...) A questa apparente promessa di fedeltà, a questa pompa di una vita apparente che in realtà è solo strumento della morte, a questa ‘anticultura’ diciamo no, per coltivare una cultura della vita”.

Benedetto XVI scrive al card. Bertone: i genitori sono i principali educatori dei propri figli. Gli avvocati matrimonalisti plaudono al Papa

I genitori sono i primi e principali educatori dei propri figli e nel campo dell'educazione hanno "una fondamentale competenza: sono educatori perché genitori": è quanto scrive Benedetto XVI nella Lettera inviata al cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone (foto). Lo riferisce Radio Vaticana. Nella missiva, spiega l'emittente della Santa Sede, il Papa nomina il card. Bertone Legato pontificio per il VI Incontro mondiale delle Famiglie che si terrà a Città del Messico dal 13 al 18 gennaio sul tema: "La famiglia formatrice ai valori umani e cristiani". Citando la Lettera 'Gratissimam sanae' di Giovanni Paolo II (2 febbraio 1994) il Pontefice ricorda che "la famiglia è chiamata a svolgere il suo compito educativo nella Chiesa, partecipando così alla vita e alla missione ecclesiale. La Chiesa - aggiunge - desidera educare soprattutto attraverso la famiglia, a ciò abilitata dal sacramento del matrimonio, con la 'grazia di stato'".
L'Associazione Matrimonialisti Italiani "approva in pieno le parole del Santo Padre che indicano nei genitori la prima agenzia educativa dei propri figli". E' quanto scrive in una nota il presidente nazionale dell'Ami, avv. Gian Ettore Gassani. "Nel nostro Paese durante gli ultimi anni - aggiunge - si è registrato un grave disimpegno da parte di numerose famiglie nell'educazione dei figli; tante madri e tanti padri hanno sostanzialmente abdicato al ruolo educativo della prole. I genitori delegano ad altri questa importantissima funzione oppure riducono al minimo il loro intervento, invece decisivo nel processo di crescita dei figli. Oggi in Italia più del 50% dei bimbi viene cresciuto dai nonni o dalle baby sitter; altri trascorrono l'intera giornata in asili nido o scuole materne. Esiste poi una contraddizione stridente che rende ancora più preoccupante il fenomeno: spesso i genitori, dopo aver delegato alla scuola il compito di educare i propri bambini, non si dimostrano collaborativi e comprensivi con quest'ultima".
"E' infine evidente - è la conclusione - che il fenomeno bullismo in Italia dipenda per lo più dalla mancanza di un costante controllo genitoriale sui valori e sui comportamenti dei propri figli".

Gli appuntamenti di gennaio di Benedetto XVI: momenti religiosi e politici d'inizio d'anno

Il mese di gennaio sarà denso di appuntamenti “politici” per il Papa, come da tradizione. Nel primo mese dell’anno, si concentrano infattialcuni tradizionali impegni istituzionali come l’udienza ai membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, per la presentazione degli auguri per il nuovo anno (giovedì 8 gennaio alle 11 nella Sala Regia), l’apertura dell’anno giudiziario (sabato 10) e l’udienza del Papa ai Prelati uditori, agli Officiali e ai Collaboratori del Tribunale della Rota Romana, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario (giovedì 29 gennaio alle 11.30). Rientra tra gli appuntamenti tradizionali anche l’udienza (lunedì 12 alle 11) agli amministratori della Regione Lazio, della Provincia di Roma e del Comune di Roma, e quella ai dirigenti e al personale dell’Ispettorato generale di pubblica sicurezza presso il Vaticano (giovedì 15 alle 12). Venerdì 23 alle 11, il Papa riceverà il presidente della Macedonia, Branko Crvenkovski.
Tra gli appuntamenti “di tabella” degni di rilievo, la ripresa delle udienze generali il 7 gennaio, e alcune visite “ad limina”: dal 15 al 17 gennaio i vescovi iraniani saranno a Roma, dal 19 al 24 gennaio, toccherà ai vescovi dell’Iraq e subito dopo, dal 26 al 29 gennaio, saranno in Vaticano i vescovi della Russia (tra l’altro proprio in quei giorni sarà eletto il successore di Alessio II, patriarca della Chiesa ortodossa di Mosca). Meno “tradizionale” ma molto importante è l’incontro di Benedetto XVI con gli aderenti al Cammino Neocatecumenale sabato 10 gennaio alle 17 nella Basilica vaticana: Il sabato successivo, 17 gennaio, alle 18, Benedetto XVI sarà presente a un concerto nella Cappella Sistina in onore del fratello, monsignor Georg Ratzinger, nella ricorrenza dell’85° genetliaco. L’Orchestra e il Coro dei “Regensburger Domspatzen” eseguiranno per la circostanza la C-moll-Messe di Wolfgang Amadeus Mozart.
Dal punto di vista liturgico, il Papa, oltre agli Angelus domenicali, presiederà la celebrazione della Messa nella Solennità dell’Epifania, il 6 gennaio alle 10 nella Basilica Vaticana, a cui seguirà l’Angelus. Domenica 11 gennaio alle 10, nella Festa del Battesimo del Signore, Benedetto XVI celebrerà la Santa Messa nella Cappella Sistina e amministra il Sacramento del Battesimo ad alcuni bambini. Mercoledì 21, giorno della ricorrenza liturgica di sant’Agnese, verranno presentati al Papa due agnelli, la cui lana sarà utilizzata per la tessitura dei sacri pallii. Domenica 25 gennaio, alle 17.30, il Papa presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della Solennità della Conversione di San Paolo Apostolo, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.