
domenica 19 settembre 2010
Benedetto XVI è tornato a Roma. Il saluto ai Paesi sorvolati. Il presidente Napolitano: le sue parole hanno toccato il cuore

La polizia londinese libera i sei spazzini arrestati per la presunta organizzazione di un attentato al Papa: nessuna minaccia fondata

La Stampa
Il Papa saluta il Regno Unito: la vostra diversità sfida e grande opportunità per arricchire l’intera comunità. Grazie per la calorosa accoglienza



L'aereo di Benedetto XVI è decollato dall'aeroporto di Birmingham poco prima delle 19.00, le 20.00 ora italiana. L'arrivo all'aeroporto romano di Ciampino è previsto per le 22.30 circa.
Zenit, Apcom
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO (16-19 SETTEMBRE 2010) (XVII) - il testo integrale del discorso del Papa
Il Papa: presentate nella sua interezza il messaggio vivificante del Vangelo, compresi gli elementi che sfidano le convinzioni della cultura odierna

In quello che ha definito “un giorno di grande gioia per la comunità cattolica in queste isole” per la Beatificazione del card. John Henry Newman, “esempio di fedeltà eroica al Vangelo” e “intercessore per la Chiesa” in Gran Bretagna, nel suo discorso il Papa ha ricordato che nel 1852, proprio nella Cappella della Francis Martin House, il porporato “diede voce alla nuova fiducia e vitalità della comunità cattolica in Inghilterra e Galles, dopo la restaurazione della gerarchia”.“Le sue parole possono essere applicate pure alla Scozia, venticinque anni dopo”, ha aggiunto. Per il Papa, la Beatificazione del cardinale è “un ricordo della continua azione dello Spirito Santo nell’elargire doni di santità su tutta la gente della Gran Bretagna, così che da est ad ovest e dal nord al sud, sia elevata una perfetta oblazione di lode e di ringraziamento alla gloria del nome di Dio”. C'è "urgente necessità di proclamare il Vangelo di nuovo in un contesto altamente secolarizzato", secondo il Papa, che ha precisato: "Nel corso della mia visita mi è apparso chiaro come, fra i britannici, sia profonda la sete per la buona novella di Gesù Cristo". “Siete stati scelti da Dio per offrire loro l’acqua viva del Vangelo, incoraggiandoli a porre le proprie speranze non nelle vane lusinghe di questo mondo, bensì nelle solide rassicurazioni del mondo futuro”, ha detto. "Mentre annunciate la venuta del Regno, con le sue promesse di speranza per i poveri ed i bisognosi, i malati e gli anziani, i non ancora nati e gli abbandonati, fate di tutto per presentare nella sua interezza il messaggio vivificante del Vangelo, compresi quegli elementi che sfidano le diffuse convinzioni della cultura odierna", ha detto ancora.


Benedetto XVI ha invitato i presuli britannici ad "avvalervi dei servigi" del neonato Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione dei Paesi di lunga tradizione cristiana di avvalersi del contributo di nuovi movimenti ecclesiali. Il Pontefice ha quindi affrontato alcune delle sfide più pressanti per la società britannica, come le conseguenze della crisi finanziaria, “che ha causato tante privazioni ad innumerevoli persone e tante famiglie”. “Lo spettro della disoccupazione sta stendendo le proprie ombre sulla vita di molta gente, ed il costo a lungo termine di pratiche d’investimento dei tempi recenti, mal consigliate, sta diventando quantomai evidente”. In queste circostanze, ha chiesto ai Vescovi di esortare i cattolici britannici, dalla “caratteristica generosità”, alla solidarietà nei confronti dei bisognosi.“La voce profetica dei cristiani ha un ruolo importante nel mettere in evidenza i bisogni dei poveri e degli svantaggiati, che possono così facilmente essere trascurati nella destinazione di risorse limitate”. Tornado a parlare dei casi di abusi sessuali dei preti, il Papa ha invitato i vescovi a condividere la "lezione appresa" con "la società più ampia", dove, pure fuori dalla Chiesa, si trovano ragazzi che soffrono per gli abusi. "So bene che avete fatto passi molto seri per portare rimedio a questa situazione, per assicurare che i ragazzi siano protetti in maniera efficace da qualsiasi danno, e per affrontare in modo appropriato e trasparente le accuse quando esse sorgono", ha detto Benedetto XVI. "Avete pubblicamente fatto conoscere il vostro profondo dispiacere per quanto accaduto e per i modi spesso inadeguati con i quali, in passato, si è affrontata la questione. La vostra crescente comprensione dell'estensione degli abusi sui ragazzi nella società, dei suoi effetti devastanti, e della necessità di fornire adeguato sostegno alle vittime, dovrebbe servire da incentivo per condividere, con la società più ampia, la lezione da voi appresa". "Quale via migliore potrebbe esserci se non quella di fare riparazione per tali peccati avvicinandovi, in umile spirito di compassione, ai ragazzi che soffrono anche altrove per gli abusi? Il nostro dovere di prenderci cura della gioventù esige proprio questo e niente di meno". “Mentre riflettiamo sulla fragilità umana che questi tragici eventi rivelano in maniera così dura, ci viene ricordato che, per essere guide cristiane efficaci, dobbiamo vivere nella più alta integrità, umiltà e santità”, ha proseguito il Papa. “Prego che fra le grazie di questa visita vi sia un rinnovato impegno da parte delle guide cristiane alla vocazione profetica che hanno ricevuto, e un nuovo apprezzamento da parte del popolo per il grande dono del ministero ordinato”, ha confessato.

“Sgorgheranno così spontaneamente le preghiere per le vocazioni, e possiamo esser fiduciosi che il Signore risponderà inviando operai che raccolgano l’abbondante messe che ha preparato in tutto il Regno Unito”. A questo proposito, il Papa si è detto lieto di incontrare, dopo i vescovi, i seminaristi di Inghilterra, Scozia e Galles, per rassicurarli delle sue preghiere, “mentre si preparano a far la loro parte per raccogliere quella messe”. Un'altra questione affrontata dal Papa nel suo discorso è stata l’imminente pubblicazione della nuova traduzione del Messale Romano. “Desidero ringraziare tutti voi per il contributo dato, con così minuziosa cura, all’esercizio collegiale nella revisione e nell’approvazione dei testi”, ha affermato il Pontefice, sottolineando che “ciò ha fornito un immenso servizio ai cattolici di tutto il mondo anglofono”. “Vi incoraggio a cogliere l’occasione che questa nuova traduzione offre, per una approfondita catechesi sull’Eucaristia e per una rinnovata devozione nei modi in cui essa viene celebrata”. “Quanto più viva è la fede eucaristica nel popolo di Dio, tanto più profonda è la sua partecipazione alla vita ecclesiale che Cristo ha affidato ai suoi discepoli”, ha aggiunto citando l'Esortazione Apostolica "Sacramentum caritatis". Il Papa ha poi risposto indirettamente alle perplessità emerse in seguito alla sua decisione di di aprire le porte della Chiesa Cattolica ai gruppi tradizionalisti anglicani con la Costituzione Apostolica "Anglicanorum coetibus". Questo documento del 2009 "dovrebbe essere considerato un gesto profetico che può contribuire positivamente allo sviluppo delle relazioni fra anglicani e cattolici", ha detto il Papa. "Ci aiuta a volgere lo sguardo allo scopo ultimo di ogni attività ecumenica: la restaurazione della piena comunione ecclesiale nel contesto della quale il reciproco scambio di doni dai nostri rispettivi patrimoni spirituali, serve da arricchimento per noi tutti. Continuiamo a pregare e ad operare incessantemente per affrettare il lieto giorno in cui quel traguardo potrà essere raggiunto".
Zenit, Apcom
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO (16-19 SETTEMBRE 2010) (XVI) - il testo integrale del discorso del Papa
Quasi 600mila persone hanno incontrato il Papa nel Regno Unito. Il portavoce vaticano: il suo messaggio è stato recepito con rispetto e gioia

Zenit, Agi
L'Angelus. Il Papa: in moltissimi modi il card. Newman visse il proprio ministero sacerdotale in spirito di devozione filiale alla Madre di Dio

Zenit, Radio Vaticana
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO (16-19 SETTEMBRE 2010) (XV) - il testo integrale del saluto del Papa
La visita privata nell’Oratorio di San Filippo Neri fondato dal card. Newman. Benedetto XVI saluta personalmente la folla festante

Il Papa: la vita cristiana una chiamata alla santità, sperimentata nel desiderio del cuore umano di entrare in intima comunione con il Cuore di Dio

All'inizio della sua omelia, Benedetto XVI ha ricordato che "oggi è il giorno prescelto per commemorare il 70mo anniversario della 'Battle of Britain'. Per me, che ho vissuto e sofferto lungo i tenebrosi giorni del regime nazista in Germania, è profondamente commovente essere qui con voi in tale occasione, e ricordare quanti dei vostri concittadini hanno sacrificato la propria vita, resistendo coraggiosamente alle forze di quella ideologia maligna". "Il mio pensiero - ha proseguito Papa Ratzinger - va in particolare alla vicina Coventry, che ebbe a soffrire un così pesante bombardamento e una grave perdita di vite umane nel novembre del 1940. Settant'anni dopo, ricordiamo con vergogna ed orrore la spaventosa quantità di morte e distruzione che la guerra porta con sé al suo destarsi, e - ha detto il Papa - rinnoviamo il nostro proposito di agire per la pace e la riconciliazione in qualunque luogo in cui sorga la minaccia di conflitti".
Benedetto XVI, dedicando il resto dell'omelia al card. Newman, ha sottolineato che in lui possiamo riconoscere “la santità di un confessore” che ha dato “testimonianza eloquente” nel suo ministero sacerdotale attraverso la predicazione, gli insegnamenti e gli scritti. Nel nuovo Beato, ha detto, ritroviamo quella gentile tradizione britannica di “insegnamento, di profonda saggezza umana e di intenso amore per il Signore” che ha fatto emergere abbondanti doni di santità: “Il motto del Cardinale Newman, Cor ad cor loquitur, ‘il cuore parla al cuore’ ci permette di penetrare nella sua comprensione della vita cristiana come chiamata alla santità, sperimentata come l’intenso desiderio del cuore umano di entrare in intima comunione con il Cuore di Dio”. Egli, ha soggiunto, ci rammenta che “la fedeltà alla preghiera ci trasforma gradualmente nell’immagine divina”. L’insegnamento di Newman, dunque, “spiega come il fedele cristiano si sia posto in maniera definitiva al servizio dell’unico vero Maestro”, che ha “assegnato un compito specifico a ciascuno di noi, un "servizio ben definito", affidato unicamente ad ogni singolo: "io ho la mia missione – scrisse – sono un anello in una catena, un vincolo di connessione fra persone. Egli non mi ha creato per niente. Farò il bene, compirò la sua opera; sarò un angelo di pace, un predicatore di verità proprio nel mio posto… se lo faccio obbedirò ai suoi comandamenti e lo servirò nella mia vocazione"". Benedetto XVI ha quindi rivolto l’attenzione alla grande opera intellettuale di Newman: “Le sue intuizioni sulla relazione fra fede e ragione, sullo spazio vitale della religione rivelata nella società civilizzata, e sulla necessità di un approccio all’educazione ampiamente fondato e a lungo raggio, non furono soltanto di importanza profonda per l’Inghilterra vittoriana, ma continuano ancora oggi ad ispirare e ad illuminare molti in tutto il mondo”. Il Papa ha così reso onore alla visione dell’educazione di Newman alla base delle scuole e degli istituti universitari cattolici di oggi: “Fermamente contrario ad ogni approccio riduttivo o utilitaristico egli cercò di raggiungere un ambiente educativo nel quale la formazione intellettuale, la disciplina morale e l’impegno religioso procedessero assieme”.



"Il progetto di fondare un’università cattolica in Irlanda gli diede l’opportunità di sviluppare le proprie idee su tale argomento e la raccolta di discorsi da lui pubblicati come "The Idea of a University" contiene un ideale dal quale possono imparare quanti sono impegnati nella formazione accademica". Ed ha richiamato il famoso appello del nuovo Beato per un laicato intelligente e ben istruito, “un laicato non arrogante, non precipitoso nei discorsi, non polemico, ma uomini che conoscono la propria religione, che in essa vi entrino, che sappiano bene dove si ergono, che sanno cosa credono e cosa non credono, che conoscono il proprio credo così bene da dare conto di esso, che conoscono così bene la storia da poterlo difendere". Una visione, ha auspicato, che possa ispirare quanti oggi sono impegnati nel compito dell’insegnamento e della catechesi. “Il calore e l’umanità che sottostanno al suo apprezzamento del ministero pastorale - ha detto il Papa - vengono magnificamente espressi da un altro dei suoi famosi discorsi: “Se gli angeli fossero stati i vostri sacerdoti, cari fratelli, non avrebbero potuto partecipare alle vostre sofferenze, né compatirvi, né aver compassione per voi, né provare tenerezza nei vostri confronti e trovare motivi per giustificarvi, come possiamo noi; non avrebbero potuto essere modelli e guide per voi, ed avervi condotto dal vostro uomo vecchio a vita nuova, come lo possono quanti vengono dal vostro stesso ambiente"". Il Papa non ha poi mancato di soffermarsi sulla dimensione pastorale della vita e dell’opera di Newman: “Egli visse quella visione profondamente umana del ministero sacerdotale” durante gli anni spesi nell’Oratorio da lui fondato a Birmingham, in particolare “visitando i malati ed i poveri” e “prendendosi cura di quanti erano in prigione”. Alla sua morte, ha detto, “molte migliaia di persone si posero in fila per le strade del luogo mentre il suo corpo veniva portato alla sepoltura a mezzo miglio da qui”. E’ bello allora, centoventi anni dopo, vedere “grandi folle” nuovamente riunirsi qui per il riconoscimento di santità di “questo amatissimo padre di anime”.
Radio Vaticana, Apcom, AsiaNews
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO (16-19 SETTEMBRE 2010) (XIV) - il testo integrale dell'omelia del Papa
Nel Cofton Park di Birmingham 70mila fedeli accolgono Benedetto XVI che ha proclamato Beato John Henry Newman

Agi, Apcom, AsiaNews
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