
venerdì 27 marzo 2009
Il presidente cipriota: Benedetto XVI potrebbe fare scalo nell'isola durante il viaggio verso la Terra Santa

Il messaggio del Papa in Camerun e Angola: alzate la voce! Svegliarti e incoraggiati costruiamo il nostro futuro

di LDCaterina63
Il giornalista Gianteo Borderosabato 21 marzo 2009 inizia il suo articolo con queste parole: "Ormai è chiaro che quello di Benedetto XVI sarà tramandato ai posteri come un pontificato contestato".
Anche il Pontificato di Giovanni Paolo II venne contestato per questi temi, e lo stesso Kung ebbe a dire che era stato un Pontificato di grandi fallimenti. Qualsiasi Pontificato che non darà ragione alle lobby economiche, sarà definito fallimentare, inconcludente, castrante e quant'altro.
Vorrei sottolineare che il Papa non è andato in Africa per parlare di preservativi o di sesso. Il Papa non ha mai parlato nei suoi interventi di sesso o di contraccettivi, e aggiungo: leggete i testi del Papa! Andate alla fonte diretta per capire quale grande ed immenso messaggio egli sta portando.
Benedetto XVI non da fastidio perchè dice "no" ai presevativi, ma perchè sta dicendo molto di più. Sta dicendo agli africani: Svegliatevi! Vi stanno sfruttando, vi stanno strumentalizzando, vi stanno uccidendo l'anima. E questo non lo stanno comprendendo solo gli africani i buoni, ma anche i cattivi.
Questo temono le grandi lobby: che gli africani si sveglino e comincino a dire "no, adesso basta!". Il messaggio del Papa costruisce ponti e dona la speranza di un futuro migliore. Questo i nemici dell'Uomo non possono accettarlo; vogliono l'uomo addormentato, inibito, ricintrullulito per potergli vendere i loro prodotti fatti di illusion e di paradisi artificiali. Tale messaggio del Papa infatti dovrebbe rimbombare anche da noi, qui in Italia.
Il Messaggio culturale e sociale del Pontefice è appunto cattolico (= universale) e ci spinge a destarci da certi sogni che ci stanno semplicemente uccidendo dentro, sogni che fanno nutrire intere generazioni di cibo avariato, e tutto questo destare le coscienze ai nemici di Dio non può piacere.
Parole del Papa come domenica 22 marzo: "Il futuro dell’umanità nuova è Dio; proprio un iniziale anticipo di ciò è la sua Chiesa. Quando ne avrete la possibilità, leggetene con attenzione la storia: potrete rendervi conto che la Chiesa, nello scorrere degli anni, non invecchia; anzi diventa sempre più giovane, perché cammina incontro al Signore, avvicinandosi ogni giorno di più alla sola e vera sorgente da dove scaturisce la gioventù, la rigenerazione, la forza della vita". Non possono piacere a chi odia l'Uomo stesso e fa della Chiesa il capro espiatorio per nascondere la vera indole del male.
Chiedere ai Vescovi di difendere la dignità dell'Uomo fa tremare i politici ostili all'Uomo stesso. Parole del Papa quali: "Nella vostra sollecitudine di Pastori nei confronti di ogni essere umano, continuate ad alzare la voce in difesa della sacralità della vita umana e del valore dell'istituto matrimoniale e per la promozione del ruolo che ha la famiglia nella Chiesa e nella società, chiedendo misure economiche e legislative che le rechino sostegno nella generazione e nell'educazione dei figli", fanno tremare i politici corrotti e asserviti al male. "Alzate la voce" dice il Papa rammentandoci l'invito di Cristo: "gridate dai tetti la verità e se tacerete parleranno le pietre".
E' davvero scomodo e "pericoloso" un Papa che invita ad alzare la voce per dire la Verità sull'Uomo. E ancora certi dialoghi dottrinali di Benedetto XVI con l'Uomo, non piacciono, specialmente quando le risposte alle domande producono conversioni.
Dice il Papa ai giovani: "Leggo nel vostro cuore un dubbio, che voi rivolgete a me: «Questo è ciò che abbiamo. Quello che tu ci dici non si vede! La promessa ha la garanzia divina – e noi vi crediamo –, ma Dio quando si alzerà per rinnovare ogni cosa?».La risposta di Gesù è la stessa che Egli ha dato ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto?» (Gv 14, 1-2).Ma voi, carissimi giovani, insistete: «D’accordo! Ma quando accadrà questo?» Ad una domanda simile fatta dagli apostoli, Gesù rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni (…) fino agli estremi confini della terra» (At 1, 7-8). Guardate che Gesù non ci lascia senza risposta; ci dice chiaramente una cosa: il rinnovamento inizia dentro; riceverete una forza dall’Alto. La forza dinamica del futuro si trova dentro di voi.Si trova dentro...ma come? Come la vita è dentro un seme: così ha spiegato Gesù, in un’ora critica del suo ministero".
Un Papa che "legge dentro i cuori" le attese e le domande di chi comincia a svegliarsi, e risposte secche come queste: guardate che Gesù vi sta dicendo che che la forza del futuro è dentro di voi, svegliatevi, alzatevi, andiamo, fanno tremare i nemici dell'Uomo.
Difendere dunque il Papa da certi attacchi è difendere noi stessi, la nostra dignità da questi attacchi subdoli che vogliono invece che noi, i giovani non ascoltino, ma indirizzino la loro attenzione su false piste per vedere il Papa da un aspetto castrante e non invece il vederlo dalla nostra parte, dalla parte di ogni uomo.
Sta a noi destarci, sta a noi difenderci da chi vuole farci del male, a questo ci sta richiamando il Pontefice, il non ascoltarlo (e i suoi nemici lo ascoltano attentamente invece! ) non fa male a lui, ma a noi stessi.
Grazie Benedetto XVI!
XXIV Giornata Mondiale della Gioventù. Domenica delle Palme di speranza: le iniziative dei giovani italiani per la GMG 2009

Chiavari. La GMG si svolgerà sette giorni prima rispetto alla data del 5 aprile: domenica 29 marzo nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa a Lavagna. L’appuntamento è alle 17: dopo l’accoglienza, è previsto un momento di gioco insieme; alle 18.30 veglia di preghiera, presieduto dal vescovo Tanasini. Seguiranno cena insieme e animazione.
Asti. "C’è speranza per te" è lo slogan della serata di musica e lectio divina col vescovo Ravinale.
Torino. Il 4 aprile, nel teatro Grande Valdocco, si svolgerà la fase conclusiva del Concorso musicale "Annunciare la bella notizia" che vedrà la presenza di artisti di christian music.
Pescia. Per la Domenica delle Palme una caccia al tesoro per le vie della città con una veglia di preghiera serale.
Pinerolo. Doppio appuntamento con la liturgia penitenziale animata dai ragazzi, venerdì 3, e un concerto del complesso musicale "The hope" con raccolta di fondi a favore di una nuova sezione della San Vincenzo, sabato 4.
Venezia. Il 4 aprile grande Via Crucis diocesana dei giovani ("Cristo vive in me") con il card. Scola.
Basilicata. Le sei diocesi della regione terranno veglie con i loro vescovi in occasione della Domenica delle Palme.
Puglia. Sempre al centro le parole di Benedetto: quelle per la GMG diocesana, certo, ma anche quelle pronunciate a Sydney. "Eh sì – spiega don Gaetano Luca, responsabile regionale di pastorale giovanile – può far sorridere, ma molti ragazzi a Sydney si erano persi le parole del Papa perché la traduzione simultanea non ha funzionato. Ecco che all’interno di 'Sulle orme di Sydney' ogni mese i protagonisti non solo hanno offerto la loro testimonianza, ma ristampare le parole di Benedetto è stata l’occasione per rileggerle insieme e meditarle". In tutte le diocesi pugliesi si celebrerà la GMG diocesana con un occhio però al 18 aprile quando si terrà il convegno regionale per preparare la chiusura dell’Agorà dei giovani.
Isernia-Vanafro. la Veglia delle Palme si terrà il 4 aprile a partire dalle 17.30 con una preghiera corale, a cui seguiranno testimonianza da Nomadelfia, fino alle cena tipica offerta dal paese di Miranda che ospita i ragazzi e alla veglia vera e propria.
Rimini. Sulla frase paolina proposta dal Papa («Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente») sta lavorando il servizio di Pastorale giovanile che il 4 aprile richiama tutti in piazza Tre Martiri, dove il santuario di Sant’Antonio dei frati Paolotti è rimasto aperto per i giovani fino all’una di notte nei sabati di Quaresima, per andare in processione fino al Duomo e incontrare il vescovo Lambiasi.
Genova. Si chiama «Pasquagiovani», l’incontro dei ragazzi con l’arcivescovo Bagnasco la sera del 4 aprile dalle 19,30 (cena nel chiostro di San Matteo): la veglia comincerà in cattedrale alle 21, con il saluto del cardinale e un audiovisivo sulla Sindone che introdurrà alla Settimana Santa. Come ogni anno verrà dato un regalo ai diciottenni.
Cremona. Incontro con il vescovo Lafranconi per i giovani che si troveranno per la veglia delle Palme al Palazzetto dello sport a partire dalle ore 18; alle 20.45 lo spettacolo «Mani in alto!» della compagnia Intrecci-Associazione Giorgia.
Vercelli. Una veglia di preghiera insieme con l’arcivescovo Masseroni nella Cattedrale.
Nocera-Sarno. La pastorale giovanile, rimandando i festeggiamenti della GMG alla vigilia di Pentecoste, organizza però una Via Crucis con tutti i giovani per mercoledì 1° aprile.
Foggia-Bovino. Una veglia di preghiera vissuta in vari momenti: il primo in chiesa, arricchito da vari linguaggi (musica, drammatizzazione, video). La serata procede con una fiaccolata attraverso il centro con testimonianze di giovani che stanno plasmando la loro vita sulla speranza.
Palestrina. Ci si prepara a vivere la prossima GMG la notte che precede la domenica delle Palme con una fiaccolata fino alla Cattedrale di Sant’Agapito. Qui i ragazzi si riuniranno in una veglia di preghiera presieduta dal vescovo Sigalini; il giorno seguente, celebrazione della Messa delle Palme ognuno nelle parrocchie, ma nel pomeriggio il clou con il vescovo che accompagnerà i ragazzi al santuario della Madonna delle Grazie alla Mentorella in un pellegrinaggio un po’ particolare: ciascuno in sella al proprio motorino.
Catania. L’esperienza delle Palme è strettamente legata con la «Pentecoste dei giovani», l’annuale raduno-festa dei ragazzi catanesi. Sulla scia ideale della GMG, il 4 aprile a partire dalle 21.00, una grande croce verrà fatta passare dai giovani del quartiere Librino ai coetanei del quartiere di San Paolo a Gravina.
Diocesi di Alghero-Bosa. Spazio domenica prossima, a Macomer, all’animazione di Hope Music, l’iniziativa di musica legata al Servizio nazionale per la Pastorale giovanile, con la proposta dal titolo «Sulla strada... con la casa nel cuore». L’accoglienza avverrà presso l’Istituto Madonna di Bonaria (casa Fma) in viale Pietro Nenni, 16, a partire dalle 9. Alle 15.15 celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Lanzetti.
Diocesi di Avezzano. Ci si prepara a scendere in piazza il 4 aprile: «Siate protagonisti di speranza...scommettete sugli ideali e non vivacchiate all’ombra della mediocrità» è il tema trattato dal vescovo Santoro in una lettera aperta indirizzata ai giovani. Previsti momenti di musica, con un concerto dal vivo di Eugenio Bennato, testimonianze, preghiera.
Diocesi di Ascoli Piceno. La GMG diocesana verrà vissuta a partire dalle ore 21 del 4 aprile, nella chiesa dell’Adorazione, con una veglia di preghiera per i giovani dai 14 anni in su. E dalle 23 si va avanti per tutta la notte fino alle 7 del mattino con l’adorazione eucaristica.
Il Papa in Terra Santa. La Messa nella valle di Josafat: in un luogo carico di significati biblici e cristiani la memoria della Passione

Una Messa all’aperto sotto le mura di Gerusalemme. In quel tratto della valle del Cedron che – secondo la tradizione – è la valle di Josafat (foto), cioè il posto dove alla fine dei tempi Dio «riunirà tutte le genti e verrà a giudizio con loro» ( Gioele 4,2). È probabilmente questo momento la novità più significativa del programma del viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa, ufficializzato ieri dalla Sala Stampa vaticana. Martedì 13 maggio alle 16.30 il Papa presiederà la sua unica Messa pubblica a Gerusalemme. E lo farà – appunto – in questo luogo molto denso di significati. La valle del Cedron corre a ridosso della Città Vecchia e prende il nome dal torrente omonimo che qui un tempo scorreva. La valle scende fino al deserto di Giuda in quella che politicamente oggi è Gerusalemme Est; ma il tratto in cui si trova l’area dove Benedetto XVI presiederà la Messa è proprio quello centrale, tra il Monte del Tempio e il Monte degli Ulivi. È la zona che chiunque è stato a Gerusalemme ricorda per i grandi cimiteri: quello ebraico, con le tombe bianche senza fiori ma solo pietre, come è nella tradizione giudaica; ma, a poca distanza ci sono anche le tombe musulmane e il piccolo cimitero cristiano. Si tratta di una collocazione legata proprio al passo del profeta Gioele: gli abitanti di Gerusalemme si fanno seppellire qui perché questo sarà il luogo del giudizio finale. Per la tradizione cristiana, però, questo luogo è importante anche per un altro motivo: di qui Gesù è certamente passato nella notte della Passione. Per andare dal Cenacolo, il luogo dell’Ultima Cena, al Getsemani, il podere dove pregò il Padre prima di essere consegnato nelle mani di coloro che lo avrebbero crocifisso, il Maestro e i discepoli devono avere per forza percorso questo tratto della valle del Cedron. La Messa che il Papa celebrerà qui – dunque – sarà il momento del viaggio in cui si farà memoria della Passione. Il luogo dove avverrà la celebrazione in realtà è un terreno abbastanza piccolo che verrà sistemato per l’occasione. Non si tratterà di un momento di massa: saranno appena cinquemila i posti disponibili. Vi parteciperanno dunque molte meno delle cinquantamila persone attese giovedì 14 a Nazaret, per la Messa sul Monte del Precipizio. Ma la celebrazione eucaristica di Benedetto XVI nella valle di Josafat sarà comunque uno dei momenti più suggestivi del pellegrinaggio in Terra Santa. Sarà infatti la prima volta che un Papa celebrerà una Messa in uno spazio aperto a Gerusalemme: sia Paolo VI nel 1964 sia Giovanni Paolo II nel 2000 avevano presieduto la loro solenne concelebrazione all’interno della Basilica del Santo Sepolcro. Dunque si tratterà di un momento dal significato particolare per la comunità cristiana della Città Santa. Inoltre sarà anche un rito che rimarrà impresso nelle memoria per via delle immagini: il Papa celebrerà avendo sullo sfondo la sagoma d’oro – musulmana – della Cupola della Roccia, le pietre bianche delle tombe del cimitero ebraico e la basilica cristiana del Getsemani. Insieme allo spettacolo ineguagliabile delle mura di Gerusalemme all’ora del tramonto.
Udienza del Papa al presidente di Cipro. Nel colloquio la speranza per il processo di pace e le relazioni con ortodossi e musulmani

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