venerdì 30 aprile 2010

Nel pomeriggio il Papa visita la Congregazione per la Dottrina della Fede per benedire la Cappella restaurata e i nuovi locali dell'Ecclesia Dei

Alle ore 18 di questo pomeriggio, Benedetto XVI si reca in visita alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Al suo arrivo nel cortile interno del Palazzo del Santo Uffizio, il Papa sarà accolto dal card. William Joseph Levada, prefetto della Congregazione, da mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, segretario, e da mons. Damiano Marzotto Caotorta, sotto-segretario. Quindi il Santo Padre raggiungerà la Cappella, dove sosterà in adorazione del Santissimo Sacramento. Dopo le parole di benvenuto del card. Levada, presiederà la Liturgia di Benedizione della Cappella, al termine dei lavori di restauro. Accompagnato dai superiori della Congregazione, il Papa visiterà poi i nuovi locali dell’Archivio e della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei". Infine, raggiunta la Sala delle Conferenze, incontra gli officiali della Congregazione e rivolge loro alcune parole di saluto.

Radio Vaticana

Si è spento il card. Mayer. Il cordoglio del Papa: una vita spesa con mitezza e rettitudine come pastore per il Vangelo e la Chiesa. Lunedì le esequie

Il card. Paul Augustin Mayer (foto) “lascia il ricordo indelebile di una operosa esistenza spesa con mitezza e rettitudine nell’adesione coerente alla propria vocazione di monaco e di pastore pieno di zelo per il Vangelo e sempre fedele alla Chiesa”. Benedetto XVI ricorda con queste parole commosse il porporato benedettino tedesco, morto stamani all’età di 98 anni. In un telegramma all’Abate primate dei Benedettini confederati, dom Notker Wolf, il Papa rammenta il qualificato impegno del card. Mayer “nell’ambito liturgico e in quello delle università e dei seminari e specialmente l’apprezzato servizio alla Santa Sede”. Il Pontefice ricorda gli incarichi del porporato bavarese “prima nella commissione preparatoria del Concilio Vaticano II” e “poi in diversi dicasteri della Curia Romana”. Il Papa assicura le sue preghiere per il porporato e i suoi confratelli che “piangono la scomparsa di un così generoso discepolo di Cristo”. Le esequie del card. Mayer si terranno lunedì prossimo, alle ore 11.30, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana. Il rito sarà celebrato dal cardinale decano Angelo Sodano. Al termine della Celebrazione Eucaristica, Benedetto XVI rivolgerà la sua parola ai presenti e presiederà il rito dell'Ultima Commendatio e della Valedictio. Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e presidente emerito della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", il card. Mayer avrebbe compiuto 99 anni il prossimo 23 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II al quale aveva partecipato come segretario della Commissione preparatoria, aveva ricevuto l’ordinazione episcopale da Paolo VI nel 1972. Nel 1988 era stato creato cardinale da Giovanni Paolo II. Con la scomparsa del porporato tedesco, il Collegio cardinalizio risulta composto da 180 cardinali, dei quali 108 elettori e 72 non elettori.

Benedetto XVI riceve i cinque vescovi che hanno condotto la Visitazione apostolica ai Legionari di Cristo. L'incontro di lavoro proseguirà domani

Il Papa ha ricevuto questa mattina, a sorpresa, nella Sala Bologna del Palazzo apostolico vaticano i cinque 'visitatori' dei Legionari di Cristo, mons. Giuseppe Versaldi, mons. Ricardo Blazquez, mons. Charles J. Chaput, mons. Ricardo Ezzatti e mons. Ricardo Watty, dopo l'accertamento delle malefatte del fondatore, il sacerdote messicano Marcial Maciel Degollado. A luglio dell'anno scorso la Santa Sede ha lanciato una visitazione apostolica ai Legionari. A quanto si apprende, l'incontro di lavoro continua anche domani. A conclusione, la Santa Sede pubblicherà un comunicato. La prima fase, ispettiva, si è conclusa a metà marzo, e ora i cinque visitatori sono ricevuti in Vaticano per "una prima presentazione dei loro rapporti e proposte". Nessuna soluzione è esclusa a priori, e sarà comunque il Papa, alla fine, a decidere il destino di questa congregazione religiosa. I cinque visitatori, inoltre, hanno consegnato cinque rapporti distinti e leggermente divergenti sulle conclusioni. Il commissariamento è la soluzione più probabile. "La maggior parte dei Legionari sono incolpevoli e la visitazione è stata compiuta per aiutare la congregazione a uscire dalla crisi", spiega una fonte bene informata. In una nota diffusa a fine marzo, a pochi giorni dalla conclusione della prima fase, la congregazione ha riconosciuto che il proprio fondatore abusò sessualmente di alcuni seminaristi minorenni, concepì figli illegali e mise in atto "altri gravi comportamenti". I Legionari di Cristo e l'associazione laicale Regnum Christi hanno poi affermato di attendere "con obbedienza filiale" le prossime indicazioni del Papa. Per oggi era in programma solo un loro incontro con il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, al quale si è aggiunta, inaspettata, l’udienza con Benedetto XVI.

Apcom

Il Papa: la vita economica promuova la dignità della persona, persegua il bene comune e lo sviluppo integrale di individui, famiglie e società

Anche l'economia ha bisogno di regole ed è stato un errore pensare che questa fosse in grado di auto-regolarsi senza l'intervento pubblico. Ad affermarlo è stato Papa Benedetto XVI che questa mattina ha ricevuto in udienza in Vaticano i partecipanti alla XVI sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Proprio le crisi economico-finanziarie che si sono susseguite a livello globale negli ultimi anni, ha detto Papa Ratzinger, devono insegnare che occorre ''ripianificare il percorso delle economie'' non dimenticando mai che queste ''sono fatte dagli esseri umani per gli esseri umani'' e che, quindi, non possono essere svincolate dall'etica. ''E' stato ormai dimostrato - ha quindi affermato Benedetto XVI - che è un errore credere che il mercato, da solo, sia capace di auto-regolarsi senza interventi pubblici e l'aiuto di un sostegno di standard morali''. Agli esperti guidati dalla presidentessa Mary Ann Glendon, riuniti in Vaticano fino al 4 maggio per discutere sul tema “La crisi in un’economia globale. Riprogettare il nostro cammino”, il Papa ha detto che la solidarietà fra le generazioni deve essere riconosciuta “come un criterio etico fondamentale per giudicare qualsiasi sistema sociale”. E’ tra le macerie di una città crollata che è possibile ricercare il tracciato delle nuove vie lungo le quali ricomincerà a scorrere la vita. La città distrutta è in questo caso quella della finanza, rivelatasi, spesso con esiti drammatici, un colosso globale dai piedi d’argilla. Contro questa visione che, ha osservato il Papa, deriva da un concetto “impoverito” della vita economica, considerata “una sorta di meccanismo di auto-calibrazione guidato da interessi personali e di profitto”, Benedetto XVI ha opposto i valori della Dottrina sociale della Chiesa, condensati nell'Enciclica "Caritas in veritate": “Piuttosto che una spirale di produzione e di consumo mirata a bisogni umani definiti, la vita economica deve essere correttamente vista come un esercizio di responsabilità umana, intrinsecamente orientata verso la promozione della dignità della persona, il perseguimento del bene comune e lo sviluppo integrale - politico, culturale e spirituale - di individui, famiglie e società”. “Riprogettare il cammino”, ha proseguito il Pontefice, vuol dire dunque ripensare quegli “standard globali” e gli obiettivi “che guidano e orientano la vita economica”. La Chiesa, ha ribadito, “afferma l'esistenza di una legge naturale universale”, i cui principi sono stati inscritti da Dio nella creazione. Principi, ha aggiunto, che sono “accessibili alla ragione umana e, come tali, devono essere adottati come base per le scelte pratiche”. “Come parte del grande patrimonio della sapienza umana, la legge morale naturale, di cui la Chiesa si è appropriata, purificandola e sviluppandola alla luce della Rivelazione cristiana, serve come un faro guida gli sforzi degli individui e delle comunità a perseguire il bene ed evitare il male, mentre orienta il loro impegno a costruire una società autenticamente giusta e umana”. Tra i principi “indispensabili a plasmare un simile approccio integrale etico per la vita economica” devono esserci, ha affermato Benedetto XVI, la “promozione del bene comune, radicata nel rispetto della dignità della persona umana” in tutti i settori di produzione e di commercio, e nelle istituzioni politiche e sociali”, con una “comune” responsabilità “verso le nuove generazioni”. “La solidarietà fra le generazioni d’ora in poi deve essere riconosciuta come un criterio etico fondamentale per giudicare qualsiasi sistema sociale. Queste realtà indicano l'urgenza di rafforzare le procedure di governance dell'economia globale, anche se nel rispetto del principio di sussidiarietà. Alla fine, però, tutte le decisioni economiche e politiche devono essere dirette verso la ‘carità nella verità’, in quanto custodisce la verità e incanala la potenza liberatrice della carità in mezzo alle vicende umane contingente e alle strutture”.

I vescovi del Belgio: impegno a reagire adeguatamente agli abusi nella Chiesa. Ne parleremo con il Papa nella visita 'ad limina' dal 3 all'8 maggio

“Dopo avere appreso con costernazione i motivi delle dimissioni di mons. Roger Vangheluwe, i vescovi e gli amministratori diocesani di Namur e Bruges condividono il dolore dei fedeli” e desiderano “in particolare esprimere la loro simpatia alle vittime di abusi da parte dei ministri di culto”. È quanto si legge in una dichiarazione dei vescovi del Belgio, diffusa ieri sera a conclusione dell’incontro mensile tenutosi a Malines. “Per gestire questo problema con competenza” i vescovi “ribadiscono piena fiducia” nel lavoro “della Commissione per il trattamento delle denunce di abusi sessuali in una relazione pastorale, presieduta da Peter Adriaenssens”, continua la nota, e “comprendono che molti credenti rischiano di vedere scossa la loro fiducia nella Chiesa”. Di qui, “nel pieno di queste difficili circostanze”, l’appello ai pastori e ai fedeli “a sostenersi reciprocamente”, e l’assicurazione del proprio impegno “a reagire adeguatamente ad ogni forma di abuso nella Chiesa”. La prossima settimana i vescovi del Belgio andranno a Roma “per la loro visita quinquennale. L’attuale crisi – conclude la nota – sarà all’ordine del giorno e costituirà oggetto di discussione con il Papa”. La Conferenza Episcopale del Belgio sarà a Roma dal 3 all’8 maggio per la tradizionale visita 'ad Limina apostolorum' ed incontreranno papa Benedetto XVI venerdì 7 maggio. “La visita era stata prevista da molto tempo” e che “il Vaticano ne aveva confermato le date alla fine dello scorso mese di novembre”. Nella nota si aggiunge anche che “il termine ad limina, designa in generale la visita che ogni vescovo fa periodicamente alla Santa Sede” e che “i vescovi europei, e quindi anche quelli belgi, svolgono questo pellegrinaggio ogni cinque anni”. “La visita – specifica sempre la Conferenza Episcopale – è innanzitutto un pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli San Pietro e San Paolo e anche un’occasione per fare il punto sullo stato della Chiesa locale con la Santa Sede. Infatti, nel corso della visita ad limina, i vescovi incontreranno il Papa e i diversi responsabili dei dicasteri e Congregazioni della curia romana”. Venerdì 7 maggio, alle 18 e quindi dopo l’incontro del Papa, mons. André-Joseph Leonard, arcivescovo di Bruxelles-Malines incontrerà i giornalisti.

SIR

Il Papa a Torino. I giovani della città e del Piemonte, il grande coro 'Hope, riflessioni e testimonianze: una GMG regionale l'incontro con Benedetto

I giovani di Torino e delle diocesi piemontesi insieme nel pomeriggio di domenica 2 maggio, per una vera e propria GMG regionale. E’ l’incontro dei giovani con il Papa in Piazza San Carlo, inserito nel programma della Visita pastorale di Benedetto XVI a Torino, in occasione dell’Ostensione della Sindone. “Un incontro che abbiamo fortemente desiderato – sottolinea don Maurizio De Angeli, direttore dell’Ufficio giovani della diocesi di Torino – che ricalcasse i grandi appuntamenti della Chiesa Italiana invitando le realtà giovanili del Piemonte a vivere insieme ai coetanei di Torino questa speciale giornata. Per questo il pomeriggio (dalle 14.30) si caratterizzerà come momento fortemente aggregativo e coinvolgente”. Musica innanzitutto, animazioni, riflessioni e testimonianze per preparare al meglio i giovani all’incontro con il Santo Padre. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Hope, del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, avrà inoltre come speciali protagonisti 270 giovani della diocesi di Torino e del Piemonte membri del Grande Coro Hope, chiamato ad animare e accompagnare i brani musicali che verranno proposti, tra cui spicca l’inno ufficiale composto appositamente per la giornata, “Santo Volto dei Volti”.

SIR

Grande cordialità nel colloquio tra il Papa e Napolitano, sull'attualità internazionale e il Medio Oriente. In dono la ristampa dell'opera di Pio II

Si è svolto in un clima di "grande cordialità" nella serata di ieri l'incontro del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con Sua Santità Benedetto XVI (foto), che ha preceduto il concerto offerto dal Capo dello Stato al Papa in occasione del V anniversario della sua Elezione al Pontificato: lo riferisce una nota del Quirinale. Il comunicato rende noto che nell'incontro tra il Presidente Napolitano e Papa Ratzinger sono state affrontate le principali questioni dell'attualità internazionale. In particolare, sulla situazione del Medio Oriente, il Capo dello Stato ha riferito dell'esito della recente visita compiuta in Siria. Da parte sua il Papa ha prospettato l'iniziativa dell'Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che si terrà in Vaticano il prossimo ottobre. Il Santo Padre, nell'esprimere gratitudine per il cortese omaggio musicale e per la sentita vicinanza che le autorità e i cittadini italiani continuamente gli esprimono, ha rinnovato al Presidente della Repubblica l'assicurazione della sua costante preghiera per l'amata nazione italiana. Nell'occasione il Presidente Napolitano ha donato al Pontefice un'edizione in ristampa anastatica, accompagnata dalla prima traduzione italiana realizzata da Francesca Macino, dell'opera "De Europa" di Enea Silvio Piccolomini, il grande umanista diventato Papa nel 1458 con il nome di Pio II.

Apcom