giovedì 27 dicembre 2012

Padre Lombardi: la Chiesa rispetta completamente l’autonomia del Parlamento e del governo italiano e fornisce le indicazioni morali e dottrinali per permettere ai propri fedeli di vivere le responsabilità in maniera corretta

“Per quanto concerne l’Italia, la Chiesa rispetta completamente l’autonomia del Parlamento e del governo italiano. I laici cristiani danno il loro contributo politico e civile in base alle loro responsabilità. La Chiesa fornisce le indicazioni morali e dottrinali per permettere ai propri fedeli di vivere queste responsabilità in maniera corretta”. Lo afferma in un’anticipazione di un’intervista al numero di gennaio del mensile Don Orione Oggi, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi (nella foto con Benedetto XVI), che aggiunge: “A volte le autorità della Chiesa italiana, o anche il Papa, esprimono valutazioni o preoccupazioni se vedono in gioco valori importanti per la dignità della persona, la giustizia, la pace. A volte ci saranno delle critiche costruttive, a volte delle preoccupazioni o proposte condivise, orientandosi in base alla dottrina sociale della Chiesa, che è molto ampia e profonda e può ispirare l’azione sociale e politica dei credenti”. ”Per quanto concerne l’estero – fa anche sapere il gesuita – la Santa Sede è disponibile ad avere relazioni diplomatiche con tutti i Paesi del mondo”.

Formiche.net

Da domani la città di Roma accoglierà i 40mila giovani che parteciperanno al 35° incontro europeo della Comunità di Taizè. Sabato in Piazza San Pietro la preghiera con il Papa

Da domani fino al 2 gennaio 2013, la città di Roma accoglierà il 35° incontro europeo dei giovani di Taizè. Quarantamila giovani adulti da tutto il continente ed anche da oltre si raduneranno nella capitale italiana per sei giorni di preghiera, di riflessione e di vita comune con le parrocchie, le famiglie e le comunità religiose di Roma e dei dintorni. Le preghiere comuni avranno luogo ogni giorno alle 14.00 e alle 19,30 in sette grandi chiese della città, fra queste le Basiliche maggiori: San Giovanni Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura. I pasti saranno distribuiti al Circo Massimo, gli incontri del pomeriggio includeranno visite alle catacombe e ad altri luoghi significativi della fede. E sabato 29 alle 18.00, nella Piazza di San Pietro risuoneranno i canti di Taizè, durante un momento di preghiera con Papa Benedetto XVI. Pur così integrato nella vita della città di Roma, l'incontro europeo si svilupperà secondo le grandi linee del ''pellegrinaggio di fiducia'' animato da Taizè: il programma del mattino nelle parrocchie con momenti di preghiera e di scambio e la scoperta di segni di speranza nel quartiere; gli incontri del pomeriggio su temi spirituali, artistici e sociali; la preghiera per la pace seguita da una ''festa dei popoli'' per inaugurare il nuovo anno. Al loro arrivo a Roma, i giovani riceveranno un messaggio di frère Alois, priore di Taizè, contenente quattro proposte per ''scoprire le sorgenti di fiducia in Dio''. Come ha detto ''speriamo che questo incontro a Roma sia una bella esperienza di comunione, che i giovani possano conoscere la Chiesa come luogo di amicizia dove siamo riuniti al di la' di tutte le frontiere''.
 
Asca
 

Festa di San Giovanni Apostolo. Il Magistero di Benedetto XVI: il costitutivo essenziale di Dio è l’amore. Abbiate fiducia in Gesù, non abbiate paura dei poteri contrastanti, della persecuzione!

La Chiesa celebra oggi la festa di San Giovanni apostolo ed evangelista: il Papa gli ha dedicato tre udienze generali nell’estate del 2006. Centro dell’annuncio del “discepolo prediletto” di Gesù è che “Dio è amore”. Quello che muove San Giovanni, spiega il Papa, è il “paradossale intento di far vedere l’invisibile”. Lui è un testimone d’eccezione: era presente sul Tabor, durante la Trasfigurazione. E’ l’unico tra gli apostoli a non essere fuggito durante la Passione di Gesù: era con Maria ai piedi della Croce. E’ entrato nel sepolcro vuoto e, prima di averlo visto, ha creduto nella Risurrezione del Maestro. L’unico modo per vedere Dio, nella morte o nella gloria, è avere gli occhi dell’amore perché “Dio è amore”: “Con ciò Giovanni vuol dire che il costitutivo essenziale di Dio è l’amore e quindi tutta l'attività di Dio nasce dall’amore ed è improntata all'amore: tutto ciò che Dio fa, lo fa per amore e con amore. Anche se non sempre possiamo subito capire che questo è l’amore, ma è l’amore vero” (9 agosto 2006).
Ma nel mondo c’è il male e c’è tanto odio. La Chiesa è perseguitata in tutti i tempi. E “la storia rimane indecifrabile, incomprensibile. Nessuno può leggerla”. E’ un libro chiuso con sette sigilli. Solo Gesù, Agnello immolato, dice Giovanni in una sua visione nell’Apocalisse, “è in grado di aprire il libro sigillato” e “dare senso a questa storia apparentemente così spesso assurda”: “Gesù, il Figlio di Dio, in questa terra è un Agnello indifeso, ferito, morto. E tuttavia sta dritto, sta in piedi, sta davanti al trono di Dio ed è partecipe del potere divino. Egli ha nelle sue mani la storia del mondo. E così il Veggente vuol dirci: abbiate fiducia in Gesù, non abbiate paura dei poteri contrastanti, della persecuzione! L'Agnello ferito e morto vince! Seguite l'Agnello Gesù, affidatevi a Gesù, prendete la sua strada! Anche se in questo mondo è solo un Agnello che appare debole, è Lui il vincitore” (23 agosto 2006).
Solo l’amore dà senso alla storia, solo l’amore fa vedere Dio. Per questo San Giovanni ricorda con forza le parole di Gesù: “Come io vi ho amati, così amatevi anche voi gli uni gli altri”.
“Quelle parole di Gesù, ‘come io vi ho amati’, ci invitano e insieme ci inquietano; sono una meta cristologica che può apparire irraggiungibile, ma al tempo stesso sono uno stimolo che non ci permette di adagiarci su quanto abbiamo potuto realizzare. Non ci consente di essere contenti di come siamo, ma ci spinge a rimanere in cammino verso questa meta” (9 agosto 2006).

Radio Vaticana