La cura e la "guarigione" delle vittime degli abusi compiuti da religiosi su minori sia una "preoccupazione prioritaria per la comunità cristiana" e vada di pari passo con un "profondo rinnovamento della Chiesa a tutti i livelli". Così il Papa nel messaggio al Simposio internazionale apertosi oggi alla Pontificia università Gregoriana a Roma con il significativo titolo "Verso la guarigione e il rinnovamento". Benedetto XVI incoraggia quindi la Chiesa e i suoi leader a "proseguire nel costruire un ampio ventaglio di esperienze per promuovere in tutta la Chiesa una cultura vigorosa di effettiva salvaguardia e supporto alle vittime". Il messaggio, scritto dal segretario di Stato Tarcisio Bertone a nome del Pontefice, è stato letto dal rettore della Gregoriana, Francois Xavier Dumortier, nella sessione d'apertura del simposio. Assicurando "la sua preghiera per questa importante iniziativa", il Papa "chiede al Signore che, attraverso le vostre deliberazioni, molti vescovi e superiori religiosi in tutto il mondo possano essere aiutati a rispondere adeguatamente alla tragedia degli abusi sui minori". "Nostro Signore - prosegue il messaggio - ci ricorda che ogni atto di carità verso anche il più piccolo dei nostra fratelli è un atto di carità verso di lui". In quest'ottica "il Santo Padre sostiene, dunque, e incoraggia ogni sforzo per rispondere con carità evangelica alla sfida di fornire minori e adulti vulnerabili con un ambiente ecclesiale propizio alla loro crescita umana e spirituale".
Si è aperto oggi pomeriggio, alla Pontificia Università Gregoriana, il Simposio internazionale sulla questione degli abusi sessuali commessi dal clero. L’evento, intitolato, “Verso la guarigione e il rinnovamento”, riunirà fino al 9 febbraio vescovi e superiori religiosi di tutto il mondo e permetterà ai presenti di ascoltare anche la testimonianza di una vittima di abusi. Ad aprire i lavori, sarà il card. William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Radio Vaticana ha intervistato uno degli esperti invitati al Simposio, don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter: "La voce delle vittime è la voce di Gesù Bambino vittima", ha affermato il sacerdote, commentando la decisione di far parlare alla prima sessione del Simposio una signora irlandese che da bambina ha subito abusi da un prete. Solo se si ascoltano le vittime, spiega il fondatore di Meter, "si comprende la profondità del dramma e si comprende anche che in fondo le vittime non vogliono vendette, non vogliono mettere al bando la Chiesa o chi si è macchiato di questo reato, ma vogliono soltanto essere ascoltate, vogliono un percorso di giustizia, che sia una giustizia autentica, vera, coerente e non ipocrita". Le vittime, assicura don Di Noto, "vogliono semplicemente essere accolte per quanto riguarda la Chiesa nella Chiesa e per quanto riguarda la società nella società, affinchè non si sentano vittime due volte, vittime anche di esclusione". Secondo il sacerdote siciliano, poi, "le vittime non solo si ascoltano, ma si devono accompagnare per tutta la vita". Infatti "la guarigione" della Chiesa alla quale vuole contribuire il Simposio "non è altro che, da una parte, l'esperienza principale di una riconciliazione da parte dei soggetti che si sono macchiati di questi peccati e reati, e dall'altra la possibilità di dare una voce di speranza, una voce di certezza, e anche un po' di luce alle vittime, poichè chi ha provocato questo ha veramente lacerato il loro cuore". Il Simposio rappresenta "una grande opportunità per ascoltare e anche per confrontarci su un fenomeno seriamente globale, non certamente circoscritto alla sola esperienza ecclesiale". Per il fondatore di Meter, infatti, questo appuntamento "è certamente un evento storico". "Auspico - confida - che non si riduca soltanto a una risposta all'interno della Chiesa ma che questa risposta divenga una pastorale ordinaria di difesa dei diritti dei bambini in tutto il mondo". "Io credo - sottolinea don Di Noto - che la Chiesa già sia leader nella protezione dell'infanzia: basti pensare alle tante opere che già esistono nel campo della tutela dei minori in tutte le parti del mondo, in tutti i continenti". "La Chiesa - assicura il sacerdote in Italia più impegnato nella lotta a questo fenomeno - non solo è leader, ma è all'avanguardia. Immaginate tutte le comunità sparse nei Paesi più poveri del mondo, dove la Chiesa è accanto a quei bambini che mangiano le briciole e neanche quelle: questo bisogna raccontarlo".
Benedetto XVI sta per terminare la stesura della terza parte del "Gesù di Nazaret", dedicata ai Vangeli dell'infanzia. Già entro fine mese, il Papa dovrebbe concludere la stesura in tedesco. Per vedere il volume in libreria bisognerà però aspettare ancora diversi mesi: l'uscita è in cantiere per settembre, non prima. E se per il precedente volume venne effettuata la trasposizione in nove lingue, questa volta il libro sarà tradotto in ben 12 lingue diverse.
Il vivo apprezzamento del Papa per l’allestimento della vetrina con alcune sue opere e per il bassorilievo del suo stemma in pietra, esposti nella Libreria Internazionale Benedetto XVI, punto vendita della Libreria Editrice Vaticana in Piazza Pio XII, sono stati espressi da mons. Alfred Xuereb, della segreteria particolare del Pontefice, nel corso della cerimonia d’inaugurazione svoltasi questa mattina. "Il Santo Padre - ha detto tra l’altro mons. Xuereb - è profondamente grato per l’instancabile opera della Libreria Editrice Vaticana nel promuovere il Magistero della Chiesa e nel diffondere una cultura cristiana sempre più solida nella societa di oggi. Egli ha manifestato particolare soddisfazione per gli incontri promossi nelle varie universita italiane per rafforzare il dialogo tra fede e scienza". Infine, dopo aver trasmesso ai responsabili e a quanti lavorano nella Libreria Editrice Vaticana, la benedizione del Pontefice, mons. Xuereb ha manifestato il suo personale apprezzamento per l’iniziativa e la sua soddisfazione perche una pietra di Malta, sua madrepatria, è stata scelta "per abbellire la Libreria di Pietro e renderla sempre più accogliente". In precedenza, don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, aveva rivolto un breve saluto a mons. Xuereb e ai presenti, e spiegato che l’idea di collocare il bassorilievo nel punto vendita era nata dopo averlo notato nella nunziatura a Rabat, in occasione della presentazione del volume "Gesù di Nazaret". Il nunzio, arcivescovo Tommaso Caputo, e stato ben lieto di farne dono. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il card. Raffaele Farina, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, l’arcivescovo Edmond Farhat, nunzio apostolico, mons. Giuseppe Antonio Scotti, quale presidente del Consiglio di Sovrintendenza della Libreria Editrice Vaticana, don Sergio Pellini, direttore generale della Tipografia Vaticana Editrice L’Osservatore Romano, padre Edmondo Caruana, responsabile editoriale della LEV. Ai presenti e stato donato il volume artistico "La preghiera dei salmi" (Libreria Editrice Vaticana, Citta del Vaticano, 2012, pagine 88, euro 19) uscito proprio questa mattina.
Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienza l'ambasciatore Laurence Argimon-Pistre, capo della delegazione dell'Unione Europea, in occasione della presentazione delle Lettere credenziali. Lo scorso 9 gennaio Benedetto XVI ha ricevuto il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Nel discorso pronunciato per quell'occasione il Papa aveva sottolineato che per uscire dalla crisi economica e costruire la pace nel mondo, bisogna mettere al centro la persona umana. Attualmente, la Santa Sede intrattiene relazioni piene con 179 Stati cui si aggiungono diverse istituzioni internazionali.
Il Papa si recherà in Irlanda "piuttosto presto" ed è stato "attivamente considerato" in Vaticano un invito da parte della Chiesa Cattolica irlandese, che aveva chiesto al Papa di compiere il suo viaggio già a giugno in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà a Dublino dal 10 al 17 giugno. Lo ha detto l’arcivescovo di Dublino, monsi. Diarmuid Martin (nella foto con Benedetto XVI), parlando alla radio Rte. "Non abbiamo ricevuto una risposta ufficiale, ma mi è stato detto, e su questo sono d’accordo, che la sua venuta - ha spiegato l’arcivescovo - avrebbe dovuto essere successiva ai passi del rinnovamento della Chiesa in Irlanda e che un corto circuito tra questo processo e il viaggio non avrebbe portato benefici". "Dobbiamo dunque aspettare che si completi il rinnovamento e personalmente - ha confidato monsignor Martin - non sono sicuro che siamo già in quella fase". Del resto il programma dei viaggi del Papa per il 2012 include già le visite a Cuba, in Messico e ufficiosamente quelle in Libano e in Ucraina. Per lui è probabile che il viaggio possa essere effettuato solo a partire dal prossimo anno.
Anche se spera che "la primavera venga presto", come ha detto ieri al termine della recita dell'Angelus, dopo aver affermato che "la neve è bella", Benedetto XVI in questi giorni non ha mai rinunciato alle sue passeggiate pomeridiane nei Giardini Vaticani. Ben coperto, dunque, il Pontefice ha camminato, si apprende, per più di mezz'ora non solo sabato, come rivelato da un quotidiano, ma anche venerdì e pure ieri. Del resto, si fa notare, a questa abitudine salutare il Papa tedesco non ha mai rinunciato nemmeno nelle giornate caldissime o durante i suoi molto impegnativi viaggi apostolici.