"La notizia della liberazione delle due suore rapite in Kenia ovviamente ci dà grandissima gioia: sono mesi che pregavamo per loro, e c'era preoccupazione per l'assenza di notizie". Lo afferma il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi. "Benedetto XVI - ricorda il gesuita - aveva lanciato più di un appello e all'Angelus aveva esortato i fedeli a restare in unione di preghiera con le suore rapite". L'ultimo, subito dopo Natale, affinchè le due sorelle "potessero riprendere il loro disinteressato servizio ai fratelli più poveri". La soddisfazione per la liberazione delle religiose italiane, sottolinea però Lombardi a nome del Pontefice, "non ci fa dimenticare tutti gli altri che ancora sono nelle mani dei seqestratori soprattutto in Colombia. E' drammatico - infatti - che si usi il sistema del sequestro in varie parti del mondo: si tratta di una violenza inaccettabile".
giovedì 19 febbraio 2009
Libere le due suore italiane rapite in Kenya: senza la fede non ce l'avremmo fatta. Grazie al Santo Padre per la vicinanza. La gioia del Papa
Sono state liberate le due suore italiane rapite in Kenya, quasi ai confini con la Somalia, lo scorso novembre. Lo ha reso noto la Farnesina. Caterina Giraudo e Maria Teresa Oliviero (foto) di 67 e 61 anni, religiose del Movimento Contemplativo Missionario Padre de Foucauld di Cuneo, erano state sequestrate da un comando composto da circa 200 uomini armati nella città di El Wak, nel nordest del Kenya, al confine con la Somalia. Le due religiose si trovavano in Kenya da molti anni, dove lavoravano con i profughi somali. Suor Giraudo, infermiera, lavorava soprattutto con i malati di epilessia. Ancora incerta la dinamica del sequestro avvenuto nella casa in cui le due sorelle abitano a Elawk, località al nord del Kenya, vicino al confine con la Somalia. E' durata esattamente 102 giorni delle due suore rapite la notte tra il 9 e il 10 novembre scorso a El Wak, nel nord-est del Kenya, da una banda di miliziani somali vicini a gruppi terroristici di stampo islamico: oggi il Ministero degli Esteri Frattini ha divulgato la notizia della loro liberazione. "Abbiamo vissuto con tanta angoscia, ma ora stiamo bene: oggi siamo resuscitate", le loro prime parole. Caterina e Maria Teresa hanno raggiunto Nairobi con un volo da Mogadiscio, raggiungendo poi la residenza dell'ambasciatore italiano in Kenya Pierandrea Magistrati. "Stiamo bene, siamo resuscitate", hanno detto, raccontando di aver superato il periodo di prigionia "grazie alla fede", sottolineando di aver instaurato una "bella amicizia" con i rapitori e ringraziando il Papa e i fedeli che hanno pregato per la loro liberazione: ''Abbiamo avuto paura - racconta ancora - ma abbiamo tirato avanti perchè non si poteva fare diversamente. Abbiamo avuto paura, ma anche tanta speranza''. In conclusione, la suora dice di voler ''ringraziare il Santo Padre che ci è stato tanto vicino, lo abbiamo sentito. Grazie, grazie, grazie! La fede ci ha aiutato al cento per cento: se non era per la fede io penso che non ce l'avremmo fatta''. Commentando la liberazione padre Pino Isoardi, responsabile del Movimento Contemplativo di cui fanno parte le religiose, ha espresso una "gioia grandissima: non ci sono state avvisaglie per nessun motivo della liberazione, fino ad una telefonata alle 13 di oggi. Le sorelle stanno bene, non sono state maltrattate. In Italia tornano nel giro di 10 giorni: per ora si fermano a Nairobi".