Se in alcune realtà mancano sufficienti vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa è a causa della crisi della famiglia. Dove le famiglie sono unite e fondate sulla fede le vocazioni arrivano. Lo ha sottolineato oggi il Papa, parlando ai fedeli presenti a Castelgandolfo, prima dalla recita dell'Angelus. ''Quando i coniugi si dedicano generosamente all'educazione dei figli, guidandoli e orientandoli alla scoperta del disegno d'amore di Dio, preparano - ha spiegato - quel fertile terreno spirituale dove scaturiscono e maturano le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata''. Per Benedetto XVI, ''si rivela così quanto siano intimamente legati e si illuminino a vicenda il matrimonio e la verginità, a partire dal loro comune radicamento nell'amore sponsale di Cristo''. Il Papa ha portato l'esempio di Santa Monica, della quale giovedì scorso ricorreva la festa, dal cui latte, ha ricordato, ''Sant'Agostino bevve il nome di Gesù''. Il grande filosofo e teologo africano che ha ispirato la teologia di Joseph Ratzinger, ''fu educato dalla madre nella religione cristiana, i cui princìpi gli rimarranno impressi anche negli anni di sbandamento spirituale e morale''. ''Monica - ha sottolineato Benedetto XVI - non smise mai di pregare per lui e per la sua conversione, ed ebbe la consolazione di vederlo ritornare alla fede e ricevere il battesimo. Iddio esaudì le preghiere di questa santa mamma, alla quale il vescovo di Tagaste aveva detto: ''è impossibile che un figlio di tante lacrime vada perduto''. E lo stesso Sant'Agostino, ha continuato il Pontefice, ripeteva che sua madre lo aveva ''generato due volte''. ''La storia del cristianesimo - ha aggiunto - è costellata di innumerevoli esempi di genitori santi e di autentiche famiglie cristiane, che hanno accompagnato la vita di generosi sacerdoti e pastori della Chiesa. Si pensi ai Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, entrambi appartenenti a famiglie di Santi. Pensiamo, vicinissimi a noi, ai coniugi Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, vissuti tra la fine del XIX secolo e la metà del 1900, beatificati dal mio venerato predecessore Giovanni Paolo II nell'ottobre del 2001, in coincidenza con i vent'anni dell'Esortazione Apostolica "Familiaris consortio", un documento, che oltre ad illustrare il valore del matrimonio e i compiti della famiglia, sollecita gli sposi a un particolare impegno nel cammino di santità, che, attingendo grazia e forza dal Sacramento del matrimonio, li accompagna lungo tutta la loro esistenza''. ''Cari fratelli e sorelle - ha poi concluso il Papa - in quest'Anno Sacerdotale, preghiamo perchè, per intercessione del Santo Curato d'Ars, le famiglie cristiane divengano piccole chiese, in cui tutte le vocazioni e tutti i carismi, donati dallo Spirito Santo, possano essere accolti e valorizzati''. "Non siano le popolazioni più povere a pagare il maggior prezzo dei mutamenti climatici". Dopo la preghiera mariana, Benedetto XVI, ha ricordato che martedì prossimo, 1° settembre, si celebrerà in Italia la Giornata per la salvaguardia del creato'' promossa dalla CEI. "E' un appuntamento significativo, di rilievo - ha detto - anche ecumenico, che quest'anno ha come tema l'importanza dell'aria, elemento indispensabile per la vita". "Come ho fatto nell'Udienza generale di mercoledì scorso, esorto tutti - ha concluso - ad un maggiore impegno per la tutela del creato, dono di Dio e in particolare, incoraggio i Paesi industrializzati a cooperare responsabilmente per il futuro del pianeta".
Agi