L'arrivederci del Papa alla comunità di Castel Gandolfo: il sentiero umile dell'amore da senso e valore a ogni vicenda umana
Benedetto XVI, al termine della sua permanenza nella residenza estiva di Castel Gandolfo, ha voluto salutare questa mattina la comunità civile e religiosa della cittadina laziale: il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, il Parroco di Castel Gandolfo con la Comunità parrocchiale, le Comunità religiose, il Sindaco e i Membri dell’Amministrazione Comunale, i responsabili e gli addetti dei vari Servizi del Governatorato, gli ufficiali e gli avieri del 31° stormo dell’Aeronautica Militare, le Forze dell’Ordine italiane che, in collaborazione con la Gendarmeria Vaticana e la Guardia Svizzera Pontificia, hanno prestato servizio durante la Sua permanenza nella residenza estiva. Nell' udienza nella sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati “per assicurare ogni assistenza a me e ai miei collaboratori, agli ospiti e ai pellegrini che vengono a farmi visita, specialmente la domenica per il consueto appuntamento dell’Angelus”. “Oggi – ha detto Benedetto XVI – la Chiesa ricorda Santa Teresa di Gesù Bambino, la sua testimonianza mostra che solo la Parola di Dio, accolta e compresa nelle sue concrete esigenze, diventa sorgente di vita rinnovata. Alla nostra società, spesso permeata di una cultura razionalistica e di un diffuso materialismo pratico, la piccola Teresa di Lisieux indica, come risposta ai grandi interrogativi dell’esistenza, ‘la piccola via’, che guarda all’essenziale delle cose. E’ il sentiero umile dell’amore – ha concluso il Papa – capace di avvolgere e dare senso e valore ad ogni umana vicenda”. Il Pontefice rientrerà in Vaticano sabato 3 ottobre, alle ore 11.