"Nonostante le prove – esterne ed interne - la Chiesa vive e cammina, accompagnata dallo Spirito": è il commento di padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, al viaggio apostolico del Papa in Portogallo, concluso oggi. Il gesuita dedica il suo editoriale per la Radio Vaticana alla tappa di Fatima e al "popolo di Dio" che da quasi un secolo si reca in pellegrinaggio al santuario mariano. "Chi lo ha chiamato? Chi lo ha convocato? Non certo i media, non esperti organizzatori, neppure i vescovi, neppure il Papa. Sappiamo bene che questa gente è stata chiamata qui da una 'piccola e luminosa Signora' apparsa a tre pastorelli in questo luogo insignificante e sperduto. Sono passati quasi cent'anni e il richiamo non ha perso la sua forza. E negli ultimi 40 anni, nel fatidico 13 maggio, è venuto cinque volte anche il Papa da Roma. Anche lui non ha voluto sottrarsi alla forza di questo richiamo e si è fatto pellegrino con il popolo di Dio che gli è stato affidato". Ad una domanda dei giornalisti sui pochi riferimenti contenuti nei discorsi di Benedetto XVI in Portogallo alla crisi economica che colpisce il paese lusitano e il mondo intero, il portavoce vaticano ha detto: "Speriamo che questa crisi passi e le cose che ha detto il Papa possano valere al di là di questo momento". I discorsi del Papa "non sono stati di carattere contingente", ha detto il gesuita nel corso di una conferenza stampa a conclusione della Messa celebrata da Papa Ratzinger a Porto. "Il suo incontro specifico, ieri a Fatima, con il mondo della pastorale sociale, mostra, ad ogni modo, l'attenzione che il Papa dedica alla povertà e ai problemi della società". Quello della crisi è dunque, per Lombardi, un tema "presente nell'orizzonte del viaggio".
Apcom