sabato 12 giugno 2010

Il Papa nomina mons. Franeschini amministratore apostolico del vicariato di Anatolia. Ha denunciato le falsificazioni sul delitto di mons. Padovese

A pochi giorni dall'assassinio in Turchia del vicario dell'Anatolia, mons. Luigi Padovese, avvenuto il 3 giugno scorso, Benedetto XVI ha nominato amministratore apostolico "sede vacante ed at nutum Sanctae Sedis", del vicariato apostolico di Anatolia (Turchia) l'arcivescovo di Smirne, mons. Ruggero Franceschini. Ne dà notizia la sala stampa vaticana in una nota. Franceschini il 7 giugno scorso aveva celebrato a Iskenderun i funerali di mons. Padovese chiedendo chiarezza sulle circostanze dell'omicidio, e anche nei giorni successivi ha denunciato in varie sedi le falsificazioni riguardo al movente del delitto e rilevando come esso sia avvenuto secondo le modalità e il rituale degli estremisti islamici. Una nomina che il vescovo ha accolto ''con gratitudine e spirito di servizio. Sarà difficile, difficilissimo, perchè la comunità cristiana è prostrata - ha spiegato ai microfoni della Radio Vaticana - però è anche una comunità cristiana che è giovane e, quindi, ha voglia di riuscire a superare questi momenti. Io ho parlato con i giovani che sono un po' divisi perche' si sono infiltrati tanti musulmani e, forse, bisognava essere più attenti su questo ma non ci perderemo d'animo, faremo il possibile''. Nato nel 1939 a Saltino (Reggio Emilia), mons. Franceschini, frate cappuccino, ha diverse lauree, è stato nominato vescovo nel 1993 da Giovanni Paolo II ottenendo subito l'incarico di vicario apostolico di Anatolia. L'11 ottobre del 2004 è stato trasferito alla sede metropolitana di Izmir (Smirne). È stato anche presidente della Conferenza Episcopale turca, ruolo, anche questo, ricoperto, fino alla sua morte, da mons. Padovese.

Avvenire, Adnkronos