domenica 31 ottobre 2010

Manifestazione a Roma di vittime di preti pedofili. Il portavoce vaticano si avvicina per salutare gli organizzatori, i media parlano di contestazione

"Non c'è stato nessun problema e nessun incidente con i partecipanti alla manifestazione delle vittime della pedofilia davanti a Castel Sant'Angelo": con queste parole il portavoce vaticano padre Federico Lombardi (foto), ha cercato di chiarire la notizia rilanciata con molta enfasi da alcuni media circa delle contestazioni da parte di alcuni manifestanti. "Semplicemente - ha tentato di spiegare il religioso - volevo salutare gli organizzatori, così mi sono avvicinato. C'erano i giornalisti e le televisioni ma i promotori dell'iniziativa non li ho visti, così sono tornato in ufficio alla Radio Vaticana, perché avevo degli impegni. Tutto qui: non è successo proprio nulla mentre ero lì". Se anche ci sono state proteste "non è stato quello il motivo per cui mi sono allontanato e non l’ho vissuta come una contestazione", ha spiegato ancora il portavoce della Santa sede, che ha fatto dire agli organizzatori che eventualmente lo si poteva trovare nel suo ufficio alla Radio Vaticana. E’ lì, infatti, che poco dopo uno dei due promotori del raduno, l’americano Gary Bergeron, è andato a salutarlo. Chiedere alla Chiesa di fare di più contro gli abusi sessuali sui minori da parte dei suoi esponenti e lanciare una petizione alle Nazioni Unite perchè considerino la pedofilia un crimine contro l’umanità. Sono stati questi gli obiettivi della manifestazione delle vittime di abusi sessuali, promossa dagli americani Bernie McDaid, 54 anni, e Gary Bergeron, 47, fondatori dell'associazione Survivor's Voice. Al loro appello hanno risposto persone da una dozzina di Paesi. Hanno manifestato non "contro la Chiesa", ma contro il suo silenzio, per evitare che altri bambini, in futuro, possano a loro volta subire abusi da altri preti pedofili. E’ la prima volta che le vittime di abusi provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento per chiedere maggiori responsabilità da parte del Vaticano. I manifestanti prima si sono riuniti vicino a Piazza San Pietro, poi si sono spostati davanti a Castel Sant’Angelo. "Sono qui per chiedere al mondo di aiutare le vittime degli abusi sessuali, in tutto il mondo, non solo nella Chiesa", ha detto Bernie McDaid, fondatore dell’associazione e vittima di abusi da parte di un prete di Boston quando era bambino. Anche l’altro organizzatore della manifestazione, Gary Bergeron, è stato vittima di abusi sessuali da parte di un prete nella stessa diocesi di Boston. Lui e McDais sono le due vittime più note dello scandalo sessuale scoppiato a Boston nel 2002. McDaid ha anche incontrato Papa Benedetto XVI durante il suo viaggio negli Stati Uniti.

L'Unità.it, Quotidiano.net