
Il 29 giugno è il 60° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Santo Padre. Tutta la Chiesa vi si sta preparando con gioia. Le Conferenza Episcopali, incoraggiate dalla Congregazione per il Clero, invitano a celebrazioni di ringraziamento e di preghiera per le vocazioni sacerdotali, centrate soprattutto sull’adorazione eucaristica, per domandare al Signore della messe di inviare nuovi operai per la sua vigna. La vita di Benedetto XVI è veramente una vita integralmente sacerdotale. Vocazione in età giovanissima, formazione nel seminario interrotta solo dalle drammatiche esperienze della guerra, ordinazione a 24 anni insieme al fratello maggiore e a un folto gruppo di giovani ben temprati nella fedeltà a Dio e alla Chiesa. Guardavano a modelli come il giovane sacerdote Alojs Andritzki, ucciso a 31 anni a Dachau nel 1943 e proclamato beato pochi giorni fa, che all’inizio del suo internamento aveva giurato: “Non dimenticheremo neanche per un attimo il nostro sacerdozio”. Papa Benedetto ci ha donato riflessioni e parole sublimi sul sacerdozio, come un anno fa a conclusione dell’Anno sacerdotale. Si capisce immediatamente che nascono dal più profondo della sua esperienza personale di grazia ricevuta e coltivata con fedeltà. Ne ricordiamo una sola: “Questa audacia di Dio, che ad esseri umani affida se stesso; che, pur conoscendo le nostre debolezze, ritiene degli uomini capaci di agire e di essere presenti in vece sua – questa audacia di Dio è la cosa veramente grande che si nasconde nella parola "sacerdozio”. Ci uniamo spiritualmente alla preghiera del Papa, chiedendo che l’esempio della sua umiltà e fedeltà gioiosa nel servizio di questo Dio audace sia stimolo efficace al nascere di nuove vocazioni e alla santità di tutti i sacerdoti.
Radio Vaticana