Dopo la recita della preghiera dell'Angelus, duplice appello 'nordafricano' del Papa, che per le crisi in Siria e Libia chiede di rinunciare alla violenza e di tornare al dialogo. Benedetto XVI ha espresso "viva preoccupazione" per "i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria, che hanno provocato numerose vittime e gravi sofferenze" e ha lanciato "un pressante appello alle autorità ed alla popolazione siriana perché si ristabilisca quanto prima la pacifica convivenza e si risponda adeguatamente alle legittime aspirazioni dei cittadini, nel rispetto della loro dignità e a beneficio della stabilità regionale". "Invito i fedeli cattolici a pregare, affinché lo sforzo per la riconciliazione prevalga sulla divisione e sul rancore", ha detto il Papa. Preoccupazione anche per la situazione in Libia, dove "gli organismi internazionali e quanti hanno responsabilità politiche e militari" devono "rilanciare con convinzione e risolutezza la ricerca di un piano di pace per il Paese, attraverso il negoziato ed il dialogo costruttivo". In Libia, ha ricordato il Pontefice, "la forza delle armi non ha risolto la situazione".
TMNews