Dopo la recita dell’Angelus, nei saluti in varie lingue, il Santo Padre ha affermato: “In questo giorno ricordiamo che anche noi siamo in marcia verso la santità. In ciascuno di noi, infatti, brilla una scintilla della luce di Dio, una scintilla che è chiamata a brillare. Ascoltiamo le beatitudini dove Gesù ci insegna ad andare avanti sulla via della gloria del Cielo”. In tedesco sottolineato: “I Santi sono il Vangelo vissuto, in loro vediamo che il messaggio di Cristo non è un ideale irraggiungibile, ma vissuto concretamente può essere tradotto in tutta la nostra vita personale. Lasciamoci affascinare dai santi, dalla loro fedeltà e dal loro amore a Cristo e dalla ricchezza della loro creatività nel rendere anche oggi comprensibile il Vangelo. Preghiamoli perché intercedano per noi affinché possiamo rendere visibile agli uomini l’amore di Dio e possiamo così essere veramente luce del mondo”. In polacco, Benedetto XVI ha invitato a pensare “con gioia a tutti coloro che Dio ha già introdotto nella sua gloria. Sono i Beati: godono della vita immortale, ‘vedono Dio cosi come è’. La testimonianza della loro fede e santità di vita sia per noi di esempio sulla via che ci conduce alla casa del Padre. Questo pensiero rafforzi la vostra speranza, quando sosterete in preghiera davanti ai sepolcri dei vostri cari”. In italiano, il Papa ha rivolto un “caloroso saluto” a “quanti hanno partecipato questa mattina alla ‘Corsa dei Santi’, organizzata dalla Fondazione ‘Don Bosco nel mondo’”. “San Paolo direbbe che tutta la vita è una ‘corsa’ verso la santità: voi ci date un buon esempio! A tutti auguro una buona festa”, ha concluso.
SIR