mercoledì 14 dicembre 2011

I vescovi belgi: pronti a contribuire nei casi giuridicamente prescritti al riconoscimento e al risanamento delle sofferenze delle vittime di abusi

La Chiesa belga è pronta a collaborare e a partecipare alla procedura di arbitrato proposta dalla Commissione parlamentare alla quale le vittime degli abusi sessuali possono fare appello anche per ottenere un risarcimento finanziario. E’ quanto affermano oggi in un comunicato diffuso dalla Conferenza Episcopale belga i vescovi e i superiori maggiori del Belgio. I vescovi esprimono il loro “apprezzamento” per i risultati presentati oggi dal gruppo di esperti ai membri del Comitato di sorveglianza sul trattamento degli abusi sessuali e atti di pedofilia all'interno della Chiesa. Il gruppo di esperti, si legge nella nota della Conferenza Episcopale, ha elaborato una procedura di arbitrato alla quale potranno fare appello le vittime. Si tratta, affermano i vescovi, di “una procedura istituita presso una istanza neutrale, al di fuori delle strutture della Chiesa”. La Chiesa è “pronta a partecipare a questo tipo di arbitrato”, sperando così di “contribuire anche nei casi di fatti giuridicamente prescritti, al riconoscimento e al risanamento delle sofferenze causate alle vittime di abusi. La Chiesa desidera con questo approccio, soddisfare le aspettative della società nei suoi confronti”. Nel comunicato si fa sapere anche che negli ultimi mesi, i vescovi e i superiori maggiori hanno lavorato con un gruppo di esperti di varie discipline, alla elaborazione di un documento di sintesi relativo al trattamento e alla prevenzione degli abusi sessuali nella Chiesa. Questo documento sarà completato nelle prossime settimane e prenderà in considerazione i risultati del lavoro del Comitato parlamentare approvato oggi. Il documento è diviso in vari capitoli in cui si affrontano temi come l'analisi dei fattori che possono portare ad un abuso sessuale, il recupero delle vittime; la collaborazione della Chiesa nella procedura di conciliazione o di arbitrato; la responsabilità e l'approccio verso gli autori di abusi sessuali; le misure per la prevenzione. “Come responsabili della Chiesa – concludono i vescovi e i superiori maggiori -, vogliamo prima di tutto il riconoscimento e il recupero delle vittime di abusi sessuali. Vogliamo essere loro accessibili e cercare con loro il modo migliore per soddisfare le loro esigenze”. “Con questa ottica” l’episcopato collaborerà con la giustizia e i servizi sociali.

SIR