La diocesi di Lanciano-Ortona aspetta con ansia che il Santo Padre accolga l’invito che gli è stato rivolto per una visita pastorale. L’arcivescovo Emidio Cipollone, nel corso del tradizionale faccia a faccia con gli operatori dell’informazione che si è svolto nei giorni scorsi, ha ribadito di aver recapitato un nuovo invito a Papa Benedetto XVI, dopo quello dello scorso ottobre, sempre per il tramite della Segreteria di Stato vaticana. "Quale occasione migliore - ha affermato il presule - è l’arrivo del Papa nella diocesi della fede, che ospita il primo Miracolo Eucaristico della storia e le spoglie di San Tommaso Apostolo, in occasione dell’Anno della fede indetta dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. Data la vicinanza con Roma, il Papa potrà venire da noi anche un solo giorno con Messa a Lanciano (foto) al mattino e preghiera sulla tomba di San Tommaso ad Ortona nel pomeriggio". È intuibile l’attesa dei fedeli del luogo, i quali contano di poter ascoltare dal vivo le parole del Successore di Pietro del quale apprezzano, come, del resto, tutti gli uomini e le donne di buona volontà, la chiarezza, la lucidità e il rigore morale. L’auspicio di tutti è che, nonostante i tanti impegni, il Santo Padre trovi il tempo per poter far visita ad una terra ricca di storia e di tradizioni e la cui religiosità è ben nota a tutto il mondo cattolico. Il Miracolo Eucaristico di Lanciano avvenne nell’anno settecento. Un monaco mentre celebrava la Santa Messa fu assalito dal dubbio circa la presenza reale di Gesù nella Eucaristia. Pronunziate le parole della consacrazione sul pane e sul vino, all’improvviso, dinanzi ai suoi occhi vide il pane trasformarsi in carne, il vino in sangue. La tradizione non ci ha consegnato i dati anagrafici del monaco-sacerdote tra le cui mani si è verificato lo straordinario e inatteso mutamento. Si sa solo era un monaco di rito orientale, greco, appartenente alla grande famiglia spirituale dei basiliani. A Ortona, invece, è molto forte la devozione verso San Tommaso al quale è dedicata concattedrale dell’arcidiocesi dove si custodiscono le reliquie dell’apostolo dal XIII secolo. Il Santo è protagonista di un brano del Vangelo di Giovanni (20,24-29) in cui prima dubitò della risurrezione di Gesù e poi lo riconobbe. Secondo la tradizione, si spinse a predicare il Vangelo fuori dei confini dell’Impero romano, in Persia ed India, dove fondò la prima comunità cristiana. Mons. Emidio Cipollone, ben conscio di questa grande tradizione storica e di fede, chiamato a reggere le sorti dell’arcidiocesi l’11 ottobre 2010, a poco più di un anno dalla sua presa di possesso canonico della cattedra, ha pensato bene di far leva di questi due punti di forza per far sì che Papa Ratzinger accetti l’invito che gli è stato ufficialmente rivolto.
Carmine Alboretti, La Discussione