Ci sono almeno due Presepi a casa del Papa. Quello che ogni anno viene preparato dalla Floreria che fa da sfondo al corridoio della parte privata dell’Appartamento e quello che decora la sala da pranzo. E’ il vecchio Presepe di casa Ratzinger che i fratelli Joseph e Georg costruivano insieme con l’aiuto della mamma fin dagli anni ’30. Attorno a quel Presepe ancora oggi il Natale del Papa si celebra come in ogni famiglia. Dopo la Messa e la Benedizione Urbi et Orbi c’è il pranzo festoso con specialità italiane e bavaresi e qualche dolce donato dalla Guardia Svizzera. Benedetto XVI ama soprattutto i dolci. Preparano le quattro Memores che curano la casa del Papa. Con loro i due segretari, don Georg e il maltese don Alfred e qualche ospite. Il fratello del Papa Georg, accompagnato dalla fedele suor Christine, in genere arriva a Roma dopo Natale e rimane in Vaticano fino al suo compleanno il 15 gennaio. Dopo pranzo si chiacchiera e si ascolta la musica, si ricorda. Il Natale per il Papa è soprattutto meditare davanti al Presepe. Come quello dell’Associazione dei Santi Pietro e Paolo dove va privatamente fin da quando era cardinale, o quello allestito dai Sediari nella saletta a fianco della Sala Clementina. Il 22 dicembre il Papa, i cardinali, i vescovi e i laici della Curia si scambiano gli auguri di Natale. Un’occasione per il Papa di fare il punto sulla situazione della Chiesa durante l’anno che si chiude. E a fare da sfondo c’è sempre un artistico Presepe napoletano del ‘700.
Angela Ambrogetti, Il Portone di Bronzo