Il cardinale Tarcisio Bertone (nella foto con Benedetto XVI) interviene sulle vicende legate alla gestione finanziaria vaticana. Lo fa con un’intervista a "Tv7", il settimanale del Tg1. Al vaticanista Fabio Zavattaro, il Segretario di Stato ha detto che "la Chiesa si è sviluppata come una società a raggio mondiale e nello stesso tempo la corretta amministrazione, la giustizia nella distribuzione, la giustizia distributiva" sono un "cardine, un canone nell’amministrazione dei beni". Con lo svilupparsi dei sistemi economici, ha spiegato il "primo ministro" di Benedetto XVI, "anche la Chiesa ha dovuto prendere atto di questo fenomeno, ha preso atto e ha riflettuto ha meditato sui sistemi economici e ha adottato certi sistemi e le regole dell’economia nell’amministrazione dei suoi beni". Bertone cita a questo proposito la "professionalità nell’amministrazione" la "correttezza", la "trasparenza nell’amministrazione". "Ci siamo messi al passo – ha aggiunto il porporato – aderendo alla convenzione europea, alla convenzione finanziaria aderendo alle convenzioni contro il riciclaggio ecc... Abbiamo adottato anche all’interno delle singole amministrazioni della Città del vaticano e della Santa Sede delle regole molto rigide. È stato compiuto un lavoro lodevole per fare pulizia in caso ci fossero tracce di illegalità, e continuiamo in questa linea". Un accenno quest’ultimo che pare riferito all’opera di risanamento dei bilanci e di lotta agli sprechi attuato dal Governatorato negli ultimi anni. "Quest’anno – ha continuato il Segretario di Stato – abbiamo fatto un nuovo regolamento per la Prefettura per gli affari economici che è un po’ come la nostra Corte dei Conti che esercita un controllo molto rigido e fa anche delle ispezioni quando ci sono segnali di non corretta amministrazione. Io credo che se andiamo in questa direzione credo che ci si possa fidare dell’amministrazione dei beni della Chiesa". Nell’intervista a "Tv7", il card. Bertone ha parlato anche dei casi di pedofilia che coinvolgono religiosi ed esponenti del clero. "C’è stato – ha spiegato – un incremento di denunce ma perché si è usciti allo scoperto e perché la Chiesa stessa ha invitato a denunciare fatti criminosi di questo genere, ma non credo che l’aumento delle denunce significhi un aumento dei reati e questa è una sottolineatura che credo sia importante". "Gli interventi di Papa Benedetto XVI – ha aggiunto il Segretario di Stato – rappresentano la volontà della Chiesa di andare direttamente contro questo fenomeno, di volerlo dominare e di volere operare non solo a livello canonico, perché la risposta canonica è importante e le norme canoniche della legislazione della Chiesa sono importanti, ma a livello complessivo, globale a livello psicologico, a livello culturale, a livello formativo. Il primo aspetto è l’ascolto delle vittime, l’aiuto naturalmente alle vittime; il secondo aspetto è la collaborazione con le autorità civili nel rispetto delle reciproche responsabilità. Quindi si è fatto molto e bisogna camminare in questa direzione".
Andrea Tornielli, Vatican Insider
TG1 TV7 del 24 febbraio 2012