Napoleone, si racconta in un apologo, aveva detto una volta che avrebbe annientato la Chiesa. Un cardinale, però, gli rispose: “Ma se nemmeno noi siamo riusciti a farlo!”. Con questa simpatica citazione, nel 2000, il prefetto dell’ex Sant’Uffizio rispondeva ad una domanda sulla Chiesa formulata da Peter Seewald nel suo secondo libro-intervista al card. Joseph Ratzinger, “Dio e il mondo”. “Credo che in questi paradossi – proseguiva il card. Ratzinger – venga alla luce qualcosa di molto importante. Le nefandezze umane non sono mai mancate nella Chiesa cattolica. Se continua a reggere, nonostante i mille scricchiolii, se continua a esistere, se continua a produrre grandi figure di martiri e di credenti, persone che mettono a disposizione la loro vita come missionari, come infermiere, come educatrici, questo mostra davvero che c'è qualcun altro che la tiene in piedi”. In queste giornate di rovente caldo estivo le polemiche e le insinuazioni contro la Chiesa non tendono a smorzarsi e di scricchiolii purtroppo non ne mancano; inoltre non si può certamente negare il fatto che qualche prelato, nella fattispecie mons. Fernando Maria Bargallò, titolare della diocesi di Merlo-Moreno, periferia di Buenos Aires, ne offra gratuitamente l’occasione comparendo sugli schermi televisivi della tv argentina in un ambiguo tete-a-tete con una donna (un’amica d’infanzia, dichiara “mortificato” il monsignore) in una spiaggia messicana, entrambi a mollo, e dove dalla foto, che sta già facendo il giro del mondo, non pare le stesse amministrando il Battesimo! Gli amici del “corvo”, di fronte a questi scoop estivi, nel frattempo se la ridono mentre gli avversari della Chiesa Cattolica colgono l’occasione per invitare il popolo di Dio verso un nuovo esodo. Ma è ancora il card. Ratzinger, nel libro-intervista prima citato, a parlare della Chiesa come un vero innamorato; e il Joseph Ratziger di dodici anni fa non è per nulla diverso da quello di oggi: “Non potrei proprio immaginare di lasciare la Chiesa: è la mia patria più intima. Sono fuso con lei dalla nascita a tal punto che, per separarmi da lei, dovrei lacerare la mia stessa la mia stessa carne e distruggere me stesso. Naturalmente ci sono sempre cose che fanno arrabbiare, su piccola scala come su quella grande...Ma non ci separa dalla propria famiglia solo perché ci si è arrabbiati; innanzitutto non ci si separa se l’amore che ci lega gli uni agli altri è più forte dei motivi di irritazione; se è la forza originaria che sorregge la nostra vita”. Andiamo avanti, dunque, con la certezza insita nella fede che nonostante tutto c’è davvero qualcun Altro che tiene in piedi la nostra Chiesa.
Michelangelo Nasca, Korazym.org