Nei saluti in varie lingue, al termine della recita dell'Angelus, in francese il Papa ha dichiarato: “In questo periodo
dell’anno accademico, incoraggio gli insegnanti e gli educatori nella loro alta
missione al servizio dei giovani. Donate agli studenti il desiderio di
apprendere per avere un lavoro e prendere il loro posto nella società.
L'università può essere un luogo dove già si vive la fraternità. Un luogo in cui
Dio non può essere assente. Invito gli adulti a educare in tutte le circostanze
i più giovani alla reciproca stima, all’attenzione per l’altro e alla ricerca di
Dio. Che Gesù sia la nostra guida nel cammino dell’amore per il prossimo e la
preghiera!”. Nei saluti ai polacchi ha evidenziato che “oggi la liturgia della
Chiesa ci ricorda che tutti abbiamo ricevuto il dono dello Spirito Santo, che ci
rende capaci di compiere il bene ed evitare il male, e unisce coloro che con un
cuore sincero vogliono eseguire la volontà di Dio. La sua luce ci aiuti nel
conoscere i disegni divini, e la sua potenza ci sostenga nella loro
realizzazione”. Nei saluti in italiano, si è rivolto innanzitutto ai “membri del
rinnovato Consiglio pastorale della parrocchia di Castel Gandolfo”. “Come sapete
– ha affermato -, domani rientrerò in Vaticano; con affetto vi dico
‘arrivederci’ e vi prego di portare il mio saluto all’intera comunità”. Saluti
anche al Gruppo Scout di Bisuschio e il Lions Club di Castellabate Cilento
Antico. “Vorrei rivolgere anche il mio augurio – ha concluso alla nuova missione
‘Gesù al centro’, della diocesi di Roma, che in questa settimana si svolgerà nel
territorio di Ostia. Prego per questo momento forte di testimonianza e di
annuncio”.
SIR
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