Da ieri il card. Crescenzio Sepe (nella foto con Benedetto XVI) è in Turchia. Oggi c’è stato l’atteso incontro con il Patriarca Bartolomeo I, dopo una visita alla Sede storica della Presenza Pontificia ad Istanbul, accompagnato dal Nunzio apostolico mons. Antonio Lucibello. Alle ore 12 il Patriarca Bartolomeo I ha accolto nella Sala del Trono la delegazione guidata dal card. Sepe e comprendente l’arcivescovo emerito di Campobasso mons. Armando Dini, il Presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo e mons. Marco Gnavi della stessa Comunità. Presente il Nunzio mons. Lucibello. Bartolomeo I ha accolto gli ospiti con viva cordialità e, nel suo saluto, ha ricordato i giorni trascorsi a Napoli in occasione della sua partecipazione al Meeting internazionale interreligioso svoltosi nell’ottobre del 2007 nella città partenopea, durante il quale ebbe modo di incontrare Benedetto XVI. Il Patriarca ha espresso gratitudine al Pontefice e ai suoi predecessori «per aver onorato con la loro presenza la storica residenza della Chiesa di Costantinopoli», richiamando la firma della Dichiarazione comune e la «decisione di andare avanti verso il comune cammino dell’unità nella speranza di vedere ricomposta al più presto la frattura fra le due chiese sorelle».«Il dialogo teologico fra le nostre Chiese interrotto quasi sei anni fa – ha detto il Patriarca – è ricominciato prima a Belgrado e poi a Ravenna e continuerà nel prossimo ottobre a Cracovia. Saremo chiamati ad esaminare il tema del primato del Vescovo di Roma nel quadro della Chiesa cristiana». Bartolomeo I ha poi ricordato i tanti vescovi e teologici nonché alcuni movimenti come quello dei Focolarini e della Comunità di Sant’Egidio che lavorano per la piena unità dei cristiani. Particolare apprezzamento ha poi espresso per l’opera compiuta dal card. Sepe: «Abbiamo fiducia in Sua Eminenza – ha detto – perché è così aperto e così pronto a contribuire all’unità dei cristiani, come ha dimostrato durante la nostra visita alla sua Arcidiocesi e anche con la sua attività, che ammiriamo mentre lo ringraziamo per questo lavoro prezioso». Bartolomeo I, come ricordo dell’incontro odierno ha fatto dono di un prezioso volume sullo storico incontro avvenuto nel 1974 tra Paolo VI e Atenagora I, sottolineando «il loro coraggio di andare assieme a Gerusalemme». Bartolomeo I ha ricordato ancora alcuni momenti significativi del papato di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII. «C’è ancora molto da fare – ha precisato – ma siamo tutti decisi ad andare avanti senza paure e senza esitazioni perché chi ama non ha paura». Bartolomeo ha poi donato all’arcivescovo anche la medaglia coniata dal Patriarcato in occasione del storico viaggio in Turchia di Benedetto XVI. Il card. Sepe nel suo breve saluto si è fatto portavoce di tutta la diocesi di Napoli esprimendo gratitudine per «l’onore che ci fa nel riceverci qui nel Patriarcato per continuare il dialogo che abbiamo iniziato a Napoli. Vedere vostra Santità accanto a Benedetto XVI ricorda un pò in qualche modo il ripetersi di quello storico incontro avvenuto a Gerusalemme tra Paolo VI e Atenagora. È il segno del dialogo che la Chiesa di Napoli ha avviato con Vostra Santità. La nostra visita vuole segnare un passo in avanti in questo rapporto di fraternità con il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Napoli vuole essere una città-ponte, vuole essere cioè un ponte che unisce e che porta l’umanità verso la giustizia e la pace». Diversi i doni offerti dall’arcivescovo dopo aver invitato il Patriarca a tornare a Napoli: una maternità, che il maestro Ferrigno ha realizzato in esclusiva per il Patriarca secondo lo stile dell’arte presepiale napoletana; una lastra d’argento raffigurante San Gennaro accanto alla Cattedrale partenopea; il libro che ricorda la storica visita di Benedetto XVI a Napoli. Il card. Crescenzio Sepe, con la delegazione ufficiale si è poi fermato a pranzo nella storica sede del Patriarcato ecumenico.
L'incontro del Cardinale Sepe con il Patriarca Bartolomeo I - il video