Il Papa agli universitari europei: servono intellettuali capaci di proporre il discorso su Dio. Siete voi il futuro dell'Europa
"Cari giovani, voi siete il futuro dell'Europa": il Papa si è rivolto così ai circa 1500 studenti universitari europei in occasione del loro primo incontro a Roma, ricevuti questa mattina in Vaticano. "Appartenete a 31 nazioni - ha detto - e vi state preparando per assumere nell'Europa del terzo millennio importanti ruoli e mansioni. Siate sempre consapevoli delle vostre potenzialità e, al tempo stesso, delle vostre responsabilità". "Immersi in questi anni di studio nel mondo della conoscenza, siete chiamati - ha aggiunto parlando agli studenti universitari presenti all'udienza nell'aula delle Benedizioni in Vaticano - a investire le vostre migliori risorse, non solo intellettuali, per consolidare le vostre personalità e per contribuire al bene comune". "Nell'università - ha aggiunto Benedetto XVI - la presenza cristiana si fa sempre più esigente e nello stesso tempo affascinante, perché la fede è chiamata, come nei secoli passati, a offrire il suo insostituibile servizio alla conoscenza che, nella società contemporanea, è il vero motore dello sviluppo. Dalla conoscenza, arricchita con l'apporto della fede - ha proseguito Papa Ratzinger - dipende la capacità di un popolo di saper guardare al futuro con speranza, superando le tentazioni di una visione puramente materialistica dell'esistenza e della storia". "La nuova sintesi culturale, che in questo tempo si sta elaborando in Europa e nel mondo globalizzato - ha aggiunto - ha bisogno dell'apporto di intellettuali capaci di riproporre nelle aule accademiche il discorso su Dio". Il Papa ha ricordato come "le università sono palestre di virtù e di servizio". "Che cosa la Chiesa attende da voi?", si è chiesto il Pontefice sottolineando che è il tema stesso del raduno a suggerire l'opportuna risposta: "Nuovi discepoli di Emmaus. Da cristiani in Università". "Sono certo - ha aggiunto - che il vostro incontro di questi giorni a Roma potrà indicare ulteriori tappe da percorrere per una più organica progettualità, che favorisca il coinvolgimento e la comunione tra le diverse esperienze già operanti in tanti Paesi". "Voi, cari giovani - ha esortato il Papa - contribuite, insieme con i vostri docenti, a creare laboratori della fede e della cultura, condividendo la fatica dello studio e della ricerca con tutti gli amici che incontrate in Università. Amate - ha concluso ancora esortando i ragazzi presenti nell'Aula delle Benedizioni - le vostre Università, che sono palestre di virtù e di servizio". "La chiesa in Europa - ha concluso - confida molto sul generoso impegno apostolico di tutti voi, consapevole delle sfide e delle difficoltà, ma anche delle tante potenzialità dell'azione pastorale in ambito universitario".