San Tommaso, da parte sua, compie una “mirabile sintesi” tra ragione e fede: “la ragione, illuminata dalla fede, trova la forza per elevarsi alla conoscenza di Dio e delle realtà spirituali”. Così il Papa, di fronte ad una società odierna in cui la ragione appare sempre più debole e sempre più incapace di ammettere “l’esistenza di qualsiasi verità”, esorta a “riscoprire in modo nuovo la razionalità umana”, ad avere una grande fiducia nella ragione. E ai cristiani chiede di saper “esprimere la ragionevolezza della loro fede” testimoniandola “in un dialogo ispirato dall’amore”: “Se guardiamo alle grandi opzioni, l’opzione cristiana è anche oggi quella più razionale e quella più umana. Per questo possiamo elaborare con fiducia una filosofia, una visione del mondo che sia basata su questa priorità della ragione, su questa fiducia che la Ragione creatrice è amore e che questo amore è Dio” (Incontro con i giovani della Diocesi di Roma e del Lazio in preparazione alla XXI Giornata Mondiale della Gioventù (6 aprile 2006)).
San Bonaventura e San Tommaso, due grandi teologi a capo di due scuole che per secoli si sono confrontate a livello filosofico e teologico. Due Santi che per vie diverse hanno dato la vita per la causa del Vangelo, per Gesù, raggiungendolo insieme in cielo lo stesso anno, il 1274.
Radio Vaticana