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martedì 11 agosto 2009
A fine agosto a Castel Gandolfo le consuete giornate di studio di Benedetto XVI con i suoi ex allievi. Quest'anno il tema sarà la missione
Sarà dedicata al tema della missione la giornata di studio che, anche quest'anno, Papa Benedetto XVI trascorrerà con il circolo degli ex allievi che studiarono teologia con lui quando insegnava nelle università tedesche, il 'Ratzinger Schuelerkreis'. Ogni anno gli ex studenti di Benedetto XVI si riuniscono alcuni giorni d'estate per affrontare, con taglio teologico, le questioni più disparate. La tradizione non si è interrotta con l'ascesa di Joseph Ratzinger al soglio pontificio nel 2005. Tra i temi degli anni scorsi, l'islam e l'ecumenismo. Da allora i seminari a porte chiuse si sono tenuti nel palazzo apostolico di Castel Gandolfo, sulle pendici del lago albano, dove il Papa trascorre la seconda parte delle sue estati. Solitamente sono una trentina, tra teologi e filosofi, le persone che prendono parte a questi incontri. Del gruppo fa parte anche il card. Christoph Schoenborn, attualmente arcivescovo di Vienna. Il 'Ratzinger Schuelerkreis', a quanto si apprende, si riunirà dal 27 al 30 agosto prossimi. Il Papa parteciperà solo nella giornata di sabato 29. Il tema della missione occupa da sempre l'attenzione della riflessione teologica e delle facoltà di 'missiologia' negli atenei pontifici. E se non è dato sapere quale aspetto della missione sia stato scelto dal circolo degli ex alunni di Benedetto XVI, è certo che anche Joseph Ratzinger, quando era cardinale, vi ha riflettuto. "La missione - ebbe a dire in un'intervista del 1998 - non è qualcosa di inferiore alla contemplazione, come invece pensava Aristotele che riteneva la contemplazione intellettuale il gradino più alto nella scala dei valori umani. Questo non è un concetto cristiano, dice San Tommaso, perché la forma più perfetta di vita è quella mista, cioè prima quella mistica e da questa poi quella apostolica a servizio del Vangelo". Su un piano meno teologico e più storico, in un'altra intervista del 2001, il card. Ratzinger affermava: "Oggi, il termine missione non è sempre ben compreso, perché si pensa alla distruzione delle culture antiche da parte degli Occidentali. La realtà storica è tuttavia differente: noi sappiamo che i missionari cristiani - in Africa, in Asia ma anche in America Latina - erano spesso i veri difensori della dignità umana. Questi missionari hanno salvato una parte delle culture antiche trascrivendo le lingue indigene, redigendo dei dizionari dei dizionari e delle grammatiche. Essi sono stati di aiuto a questa grande rivoluzione che è stato l'incontro dell'Europa e di questi popoli, integrando le tradizioni che convergevano con la fede cristiana. Certi problemi dell'Africa, attualmente, risultano dal fatto che, con il razionalismo occidentale, si sono distrutte le antiche forze morali senza offrire altre cose. Come abbiamo portato la tecnica, restano le armi, e la guerra di tutti contro tutti. In definitiva - concludeva Joseph Ratzinger - è la missione cristiana che può difendere l'edificazione di società moderne, legate alle loro proprie radici".