Radio Vaticana
martedì 22 settembre 2009
Il Papa nella Repubblica Ceca. Padre Lombardi presenta il viaggio: incoraggiamento per la Chiesa a portare vitalità, speranza e carità nella società
Presentazione stamane nella Sala stampa vaticana del prossimo viaggio apostolico di Benedetto XVI nella Repubblica Ceca, in programma da sabato 26 a lunedì 28 settembre, ricorrenza di San Venceslao, patrono della nazione. Tre giorni con tanti appuntamenti, che sono stati illustrati nel dettaglio ai giornalisti dal direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi. “L’amore di Cristo è la nostra forza”, questo il motto che accompagnerà Benedetto XVI nel suo 13° viaggio apostolico, il 7° in Europa; la Repubblica Ceca per la quarta volta accoglierà il Successore di Pietro, dopo i tre viaggi di Giovanni Paolo II nel 1990, 1995 e 1997. E, proprio nel contesto storico di una continuità di intenti - ha spiegato padre Lombardi - che va collocato questo viaggio di Benedetto XVI, che già nel 1992, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, ebbe occasione di visitare la capitale ceca. A Praga (foto), il Santo Padre arriverà al mattino di sabato 26 settembre, facendo subito tappa nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, che ospita la venerata statua del Bambino Gesù di Praga. Quindi nel pomeriggio incontrerà il presidente Vaclav Klaus e le autorità civili nel castello di Praga, e quelle ecclesiali nella Cattedrale. La domenica il Papa volerà a Brno, capoluogo della Moravia, dove presiederà la Messa e reciterà l’Angelus all’aeroporto locale e di rientro nella capitale parteciperà ad un incontro ecumenico nell’arcivescovado ed incontrerà il mondo accademico nel castello di Praga. Nell’ultimo giorno a suggellare la visita, Benedetto XVI celebrerà la Messa sulla spianata di Via di Melnik, nell’antica città di Starà Boleslav, particolarmente legata al culto di San Venceslao, che qui venne martirizzato. Questo viaggio di Benedetto XVI – ha ricordato il direttore della sala stampa vaticana - giunge sul piano storico a 20 anni dalla caduta del comunismo, e sul piano ecclesiale nel 20° anniversario della canonizzazione di Agnese di Praga. Il tutto in un ambiente sociale oggi fortemente secolarizzato, dove la maggior parte della popolazione ceca non pratica e non si dichiara religiosa, e dove permangono questioni aperte nei rapporti tra Stato e Chiesa: si attende ancora che un accordo venga ratificato e si proceda anche alla restituzione dei beni ecclesiastici a suo tempo confiscati dal regime comunista. Da qui l’obiettivo di sostenere la Chiesa nella moderna nazione ceca, ha sottolineato padre Lombardi: "Certamente c'è un'intenzione di incoraggiare la Chiesa perchè si senta portatrice di un contributo di vitalità, di speranza e di carità nella società ceca, anche secolarizzata, in cui si trova".