“Il Sinodo è l’occasione per l’Africa di parlare e farsi ascoltare dall’occidente e dalle sue Chiese, offrendo le sue ricchezze spirituali e umane, esigendo una cooperazione fraterna e solidale. Interesserà e interpellerà anche l’Europa”. E’ il parere del missionario comboniano padre Venanzio Milani, presidente dell’agenzia Misna, in vista del secondo Sinodo africano che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre, sul tema “La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione e della pace”. Un tema “di enorme rilevanza per la vita dell’Africa d’oggi – commenta padre Milani -. Evidenzia indirettamente che in alcune parti del continente si sono ancora gravi ingiustizie sociali, mancanza di rispetto di diritti umani, guerre, violenze che richiedono serie ed approfondite riflessioni. Ci troviamo di fronte a un’Africa impoverita di risorse umane e materiali. Ma il tema sottolinea anche segnali di speranza verso una vita più giusta, riconciliata e rappacificata”. Secondo il missionario “nonostante alcune insufficienze nella preparazione a livello di partecipazione della gente, ci sono le premesse per un proficuo Sinodo che rivelerà il dinamismo dell’Africa e la capacità di confrontarsi con le sue sfide”. Anche perché, osserva padre Milani, “non pochi vescovi africani, soprattutto nell’ultimo ventennio sono stati parte viva della difficile vita della loro gente”.
SIR