Un tempo privilegiato per fare un esame di coscienza “nella verità e nella sincerità”. Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti in Egitto, in una intervista all'agenzia SIR parla così del prossimo Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che si svolgerà in Vaticano dal 10 al 24 ottobre sul tema “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza”. Il patriarca, che del Sinodo sarà il relatore generale, si sofferma anche sulle sfide che attendono la Chiesa in Medio Oriente e che rispondono alla comunione ecclesiale, alla testimonianza, tramite la catechesi e la liturgia, da rinnovare ma restando fedeli alla tradizione, all’ecumenismo e al dialogo con l’ebraismo e l’islam. Ma il Sinodo rappresenta anche una grande opportunità per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione reale delle Chiese mediorientali, grazie ai media. “Non si tratta – afferma - di lanciare accuse contro nessuno, ma di illustrare con maggiore precisione le realtà in cui viviamo”. Secondo il patriarca Naguib, il Sinodo permetterà alle Chiese orientali “di guardare a Cristo ed alla Chiesa degli Apostoli e dei nostri Padri nella fede, per vedere a che punto siamo nel portare il loro messaggio alla generazione odierna, cristiana e non cristiana. Dunque è in primo luogo un esame di coscienza nella verità e nella sincerità. In secondo luogo è un forte richiamo a vivere la comunione all’interno di ogni Chiesa sui iuris, tra le nostre Chiese che hanno tanto in comune, con la Chiesa cattolica universale, con le altre Chiese, e con i nostri fratelli e sorelle non cristiani”. “Sarà un’assemblea ‘speciale’, perché siamo consci che la nostra regione del Medio Oriente ha una fisionomia e dei problemi comuni particolari. Non ci sentiamo pienamente a casa sia con l’Africa che con l’Asia. Penso che questa scelta avrà le sue ripercussioni sulla Chiesa universale. Di fatti molti non conoscono o conoscono poco le Chiese Orientali. Il Sinodo – conclude il relatore generale - attirerà l’attenzione sulle nostre Chiese e sulla testimonianza di fede, spesso eroica, che danno silenziosamente”.
SIR