Nel suo discorso, Benedetto XVI ha ricordato lo scopo principale di questo primo viaggio del Vescovo di Roma a Cipro. “Confermarvi", ha detto, "nella vostra fede in Gesù Cristo e incoraggiarvi a rimanere un cuore solo ed un’anima sola nella fedeltà alla tradizione apostolica”. Un richiamo dunque all’unità tra i cattolici in vista del bene dell’umanità intera: “Come in passato anche voi, odierni seguaci di Cristo, siete chiamati a vivere la vostra fede nel mondo unendo le vostre voci ed azioni per la promozione dei valori del Vangelo. Questi valori ispirino i vostri sforzi di promuovere la pace, la giustizia e il rispetto per la vita umana e la dignità dei vostri concittadini. In questo modo la vostra fedeltà al Vangelo assicurerà beneficio a tutta la società cipriota”. Il Papa ha esortato i cattolici di Cipro a "creare una vicendevole fiducia fra cristiani e non cristiani, come fondamento per costruire una pace durevole e un'armonia fra i popoli di diverse religioni, regioni politiche e basi culturali". "Guardando al dialogo interreligioso - ha detto Papa Ratzinger - molto ancora occorre fare nel mondo. Questo è un altro campo nel quale i cattolici di Cipro spesso vivono situazioni che offrono loro delle opportunità per una giusta e prudente azione. Solo attraverso un paziente lavoro di reciproca fiducia - ha aggiunto - può essere superato il peso della storia passata, e le differenze politiche e culturali fra i popoli possono diventare un motivo di operare per una maggiore comprensione".
"Vi esorto ad aiutare a creare tale vicendevole fiducia fra cristiani e non cristiani, come fondamento per costruire una pace durevole ed un’armonia fra i popoli di diverse religioni, regioni politiche e basi culturali". "La Chiesa ha guadagnato una rinnovata consapevolezza del bisogno di sacerdoti buoni, santi e ben preparati. Essa desidera uomini de donne religiosi completamente sottomessi a Cristo, dediti a diffondere il regno di Dio sulla terra". "Con attenzione ai bisogno immediati della Chiesa - ha detto - vi incoraggio a pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa e a promuoverle". Ai genitori ha chiesto d'incoraggiare i figli a rispondere alla chiamata del Signore. Agli insegnanti che operano nelle scuole cattoliche dell’Isola: “Continuate a servire il bene dell’intera comunità sforzandovi per un'educazione eccellente”. Infine una speciale parola ai giovani di Cipro pronunciata in greco: "Siate forte nella vostra fede, gioiosi nel servire il Signore e generosi con il vostro tempo e i vostri talenti! Aiutate a costruire un miglior futuro per la Chiesa e per il vostro Paese mettendo il bene degli altri prima di voi stessi”. In conclusione, ha rivolto un messaggio ai presenti provenienti dai villaggi maroniti del nord: "Conosco i vostri desideri", ha detto il Papa, "e le vostre sofferenze e vi chiedo di portare la mia benedizione, la mia vicinanza e il mio affetto a tutti quelli che vengono dai vostri villaggi. Noi cristiani siamo il popolo della speranza. Da parte mia, io spero fortemente e prego che, con l’impegno e la buona volontà di tutti coloro che sono coinvolti, sarà presto assicurata una vita migliore per tutti gli abitanti dell’isola”.
Nel discorso di benvenuto l'aArcivescovo dei Maroniti di Cipro, mons. Joseph Soueif, che sarà Segretario speciale al Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente in programma a ottobre, ha ricordato le tre componenti che formano la piccola comunità cattolica presente sull'isola (3,15% su una popolazione totale di 794.000 abitanti): i maroniti (tra 6.000 e 9.000), i latini (tra 12.000 e 13.000) e gli armeni. L'arcivescovo Soueif ha poi sottolineato come la Chiesa maronita, che quest'anno celebra i 1600 anni della morte del fondatore, sia sempre stata “orgogliosa” della sua comunione con la Sede di Pietro. “I maroniti di Cipro – ha detto – sono giunti sull'isola 1200 anni fa e oggi siamo quattro villaggi, proprio come i quattro bracci della Croce: Kormakitis, Asomatos, Agia Marina, Karpasha e accanto a loro il monastero el profeta Elia. Santità, le chiediamo di aiutarci a tornare nei nostri villaggi. Ricordi Cipro nelle sue preghiere”. “I nostri villaggi – ha continuato – sono bei posti dove manteniamo la nostra identità, la nostra peculiarità in spirito di apertura verso tutti e la dinamica di interazione fra tutte le comunità dell'isola. La nostra terra ha prodotto santi, uomini santi e una comunità santa incentrata sulla fede e che vive la semplicità del Vangelo”. I cattolici latini di Cipro, ha detto ancora il presule, “sono radicati nell'isola, in tutte le città, in particolare Famagosta e Larnaca. La comunità contribuisce alla cultura, alle arti e allo sviluppo dell'aspetto spirituale, ecclesiastico e umano dell'isola”, oltre ad essere “attiva, soprattutto nel servizio caritativo verso i lavoratori e i bisognosi”.
Radio Vaticana, Apcom, Zenit
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A CIPRO (4 - 6 GIUGNO 2010) (V) - il testo integrale del discorso del Papa