Servono ancora volontari per la tappa del Papa nella diocesi di Erfurt, durante il Viaggio Apostolico in Germania, dal 22 al 25 settembre. La richiesta viene dal portavoce dell’ufficio di coordinamento della visita ad Erfurt Andreas Wallbillich che ne ha parlato in una intervista alla Münchner Kirchenradio. Wallbillich ha spiegato che sia per la Messa nella Piazza del Duomo ad Erfurt (foto) che per i Vespri mariani ad Etzelsbach ci sarà bisogno di circa 2000 volontari per l’assistenza ai fedeli e per la logistica. Tutti sono ammessi, basta avere almeno 16 anni. “Non controlleremo certo i certificati di battesimo”, dice, anche considerando la condizione di diaspora dei cattolici che in Turingia sono solo l’8%. Ma anche se molti hanno poca familiarità con la Chiesa Cattolica “c’è un’attesa gioiosa e grande curiosità”. Dei 50 mila posti previsti per il Vespro già 40 mila sono stati prenotati e per la Messa in Piazza i 28 mila posti disponibili sono tutti esauriti. I preparativi prevedono anche la ristrutturazione di parte della Piazza, e i percorsi della papamobile. Il Papa infatti non potrà usarla al centro di Erfurt perchè le strade sono troppo strette, e userà invece una limousine. Non è ancora certo dove Benedetto e il seguito dormiranno: forse nel seminario o nell’Istituto delle Suore Orsoline. Il vescovo ausiliare di Erfurt Reinhard Hauke, in un’intervista alla Thueringer Allgemeine, quotidiano della Turingia, racconta i preparativi della visita del Papa il 23 e 24 settembre prossimi. E’ lui che si occupa della organizzazione logistica e delle liturgie (Hauke ha un dottorato in Scienze Liturgiche). All’inizio di luglio tutto è stato preparato da una visita del segretario del Papa mons. Georg Gänswein. I paramenti saranno forniti dall’arcivescovo di Colonia e dalla diocesi di Würzburg. All’arrivo del Papa al Duomo sarà Hauke a consegnare a Benedetto XVI la croce e l’acqua benedetta. Terminata la tappa di due giorni in Turingia Hauke accompagnerà il Papa a Friburgo. “La visita del Papa - ha detto Hauke - significherà che la Chiesa ha saputo sopravvivere anche nella DDR”.
Angela Ambrogetti, Il Portone di Bronzo