venerdì 11 novembre 2011

Leader religiosi di Israele: l'incontro con Benedetto XVI momento storico per la pace in Terra Santa. Lavorare insieme per una società più giusta

"Un momento storico" per la pace e per la Terra Santa: è stato unanime il giudizio sull'incontro con il Papa, svoltosi ieri, da parte dei leader religiosi di Israele che, in una sala Marconi affollata di giornalisti, hanno messo l'accento sugli sforzi delle comunità ebree, cristiane, druse e musulmane per il dialogo. All'inizio della conferenza stampa, presieduta dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, l'arcivescovo di Akka dei greco melkiti, Elias Chacour, ha letto una dichiarazione congiunta dei capi religiosi di Israele che ribadiscono l'impegno "nei confronti della sacralità della vita umana e a respingere la violenza, specialmente quando è perpetrata in nome della religione". Poi, riecheggiando le parole di Benedetto XVI all'udienza di ieri, la dichiarazione ribadisce il "dovere" dei leader religiosi ad educare i fedeli alla pace. E non mancano di sottolineare il carattere "unico e speciale" dei luoghi santi che deve essere salvaguardato da "ogni forma di violenza e di profanazione". Chiedono inoltre che "il libero accesso dei fedeli ai loro luoghi sacri" sia "consentito e garantito dalle autorità civili competenti". Infine, come capi religiosi, assicurano di "essere attenti al grido dei più deboli" e di "lavorare insieme per una società più giusta ed equa". Dal canto suo, il rabbino capo di Israele, Yonah Metzger, ha detto che il Consiglio dei capi religiosi dimostra che in Terra Santa è possibile vivere tutti insieme in pace. Un messaggio, ha aggiunto, che abbiamo oggi portato al Papa e al mondo intero. Gli ha fatto eco il capo degli imam musulmani di Israele, Mohamad Kiwan, che ha definito quello di oggi un "giorno storico" che rafforza l'impegno a portare la pace e l'amicizia in Terra Santa. Non è mancato un riferimento all'attualità da parte del rabbino Metzger. Che, ad una domanda dei giornalisti sulla minaccia nuclerare iraniana, ha affermato: "Abbiamo paura per quello che potrebbe succedere dal momento che l'Iran parla a voce alta e chiaramente della sua volontà di distruggere Israele e il mondo resta in silenzio. Tutti dicono che vanno fatti i controlli ma poi non succede niente". Quando i nazisti comniciarono a distruggere le sinagoghe - ha detto Metzger - nessuno diceva niente. Il mondo stava zitto. Poi hanno sterminato 6 milioni di ebrei". Insomma: "Il mondo blocchi i piani malvagi dell'Iran".

TMNews