mercoledì 7 dicembre 2011

Benedetto XVI nomina arcivescovo metropolita di Guadalajara, in Messico, il card. José Francisco Robles Ortega, finora arcivescovo di Monterrey

Il Papa ha scelto un altro cardinale come nuovo arcivescovo di Guadalajara, in Messico. Si chiama José Francisco Robles Ortega (nella foto con Benedetto XVI) e occuperà il posto di un altro porporato, Juan Sandoval Íñiguez. Dovrà guidare uno dei territori ecclesiastici con maggiore tradizione cattolica nel Paese: terra di Beati, Santi e martiri, ma anche con un seminario con più di 1837 studenti e tra i più prolifici al mondo. Com’era previsto, il cambio in questa porzione del gregge messicano è stato stabilito prima che finisse il 2011. Il nunzio apostolico, Christophe Pierre, ha presso tutto il tempo necessario per decidere quella che è sicuramente la nomina più importante della sua gestione. Ha fatto delle inchieste e ha analizzato tutti i casi, fino a trovare un profilo adatto. La Congregazione per i vescovi ha fatto il resto. Chiama l’attenzione il tempo che è trascorso da quando Sandoval Íñiguez ha presentato le sue dimissioni, il 28 marzo 2008, fino all’accettazione ufficiale del Papa. Quasi quattro anni. Una prorroga che va oltre ogni aspettativa. Basta pensare che l’ultimo cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, abbia avuto solo due anni di proroga dopo le sue dimissioni. In entrambi i casi, sono state dimissioni obbligatorie, presentate al momento di fare 75 anni, come indica il Codice di Diritto Canonico, la legge fondamentale della Chiesa Cattolica. Arriverà a Guadalajara un arcivescovo giovane, di 62 anni. Originario della località di Mascota, nello Stato di Jalisco. Con un’importante carriera ecclesiastica, che comprende studi in tre seminari della regione del “Bajío”, nel centro del Messico: il minore di Autlán, i maggiori di Guadalajar, dove ha studiato filosofia, e di Zamora, dove ha studiato teologia. Ha avuto anche un’esperienza a Roma, grazie al suo soggiorno nel Pontificio Colegio Messicano, dove abitava mentre studiava teologia dogmatica presso l’Università Gregoriana, tra il 1976 e il 1979. Di nuovo nel suo Messico, è stato vicario parrocchiale e cappellano di religiose, ed ha anche coperto diversi incarichi nel Seminario Minore di Autlán: prefetto di studi e di disciplina, direttore spirituale e rettore. Proprio ad Autlán ha vissuto i suoi primi anni di ministero, fino a quando, nel 1991, Giovanni Paolo II l’ha nominato vescovo ausiliare di Toluca, nell’Estado de México, diocesi nella quale è diventato pastore titolare il 15 luglio 1996. Nel 1997 ha formato parte della delegazione di 12 prelati che hanno partecipato, rappresentando il Messico, nell’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi per America, celebrata nel Vaticano dal 16 novembre al 12 dicembre di quell’anno. Nella Conferenza dell’Episcopato messicano ha presieduto il dipartimento della Pastorale dei Santuari durante due trienni. Durante un altro è stato presidente della Commissione d’Istruzione e Cultura e anche è stato vocale di alcune altre commissioni episcopali. Il 25 gennaio 2003 è stato nominato arcivescovo di Monterrey, al nord del Paese, e il 24 novembre 2007 ha ricevuto, da Benedetto XVI, la berretta rossa dei cardinali della Chiesa Cattolica. La sua missione non sarà semplice, dovrà sostituire un porporato di grande carisma come Sandoval Íñiguez, che ha avuto un governo pastorale con alcune difficoltà, tra le altre per la malattia che in diverse occasioni l’ha avvicinato alla morte. Una di esse, provocata, secondo lo stesso cardinale ha dichiarato pubblicamente, per avvelenamento da quelli che volevano impedire che chiarisse la morte del suo predecessore, Juan Juesús Posadas Ocampo, assassinato nel 1993 nell’aeroporto di Guadalajara e la cui morte è ancora impunità. Negli ultimi 17 anni, Sandoval ha dovuto affrontare diverse denuncie giudiziarie, dalle quali è stato esonerato. Ma con il suo piano pastorale è riuscito a consolidare la maggior crescita nelle vocazioni degli ultimi anni. Il Seminario di Guadalajara è un modello da seguire, riconosciuto dalla Santa Sede non solo per i sui seminaristi maggiori (636) e minori (751), ma anche per i 600 giovani che stanno per entrare nella carriera ecclesiastica. La diocesi conta con 343 parrocchie e 1040 chiese, 1432 sacerdoti, dei quali 1094 corrispondono al clero diocesano; i religiosi maschi sono 1036 e 3,250 le monache. Circa 374 istituzioni d’istruzione cattoliche e i 571 istituti di beneficenza dipendono dall’arcidiocesi. Con l’uscita del palcoscenico di Juan Sandoval Íñiguez è finita un’epoca per Guadalajara e la Chiesa messicana. A cominciare da Monterrey, dove dovranno trovare presto un nuovo arcivescovo. Si tratta di una sede cardinalizia, niente di meno. Chi la occuperà riceverà la berretta rossa.

Andrés Beltramo Álvarez, Vatican Insider

RINUNCE E NOMINE