La Chiesa festeggia oggi la Santa Famiglia di Nazaret, modello per tutte le coppie cristiane. “La famiglia – ha detto il Papa nell’ultima Udienza generale di quest’anno – è Chiesa domestica e deve essere la prima scuola di preghiera”. Alla bellezza della famiglia e alla centralità della sua testimonianza per una rinnovata evangelizzazione, il Papa ha dedicato numerose riflessioni in questo anno che si va chiudendo. La famiglia è “via della Chiesa”: è la bella e forte immagine che Benedetto XVI ha utilizzato nel discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, tenutosi lo scorso primo dicembre. Come fin dai primi passi del suo Pontificato, anche quest’anno il Papa ha dedicato una particolare attenzione all’istituto familiare, piccola Chiesa domestica chiamata ad impegnarsi nella nuova evangelizzazione: “Nel nostro tempo, come già in epoche passate, l’eclissi di Dio, la diffusione di ideologie contrarie alla famiglia e il degrado dell’etica sessuale appaiono collegati tra loro. E come sono in relazione l’eclissi di Dio e la crisi della famiglia, così la nuova evangelizzazione è inseparabile dalla famiglia cristiana” (Alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, 1° dicembre 2011).
Nell’anno in cui si è celebrato il 30° anniversario della Familiaris Consortio del Beato Karol Wojtyla, il Papa ha dunque ribadito che la famiglia è chiamata ad un nuovo protagonismo nella vita della Chiesa e della famiglia: “La famiglia cristiana, nella misura in cui, attraverso un cammino di conversione permanente sostenuto dalla grazia di Dio, riesce a vivere l’amore come comunione e servizio, come dono reciproco e apertura verso tutti, riflette nel mondo lo splendore di Cristo e la bellezza della Trinità divina” (Alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, 1° dicembre 2011).
La Chiesa, ha ricordato il Papa, si prepara al grande Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma il prossimo anno a Milano. E, intanto, il Pontefice ha vissuto quasi un anticipo di questo grande evento ecclesiale, con il viaggio in Croazia per la Giornata mondiale delle famiglie cattoliche croate, nel giugno scorso. In tale occasione, il Papa ha esortato le famiglie a difendere la vita e a mostrare la bellezza dell’amore coniugale: “Care famiglie, gioite per la paternità e la maternità! L’apertura alla vita è segno di apertura al futuro, di fiducia nel futuro, così come il rispetto della morale naturale libera la persona, anziché mortificarla! Il bene della famiglia è anche il bene della Chiesa” (5 giugno 2011, Santa Messa in occasione della Giornata Nazionale delle famiglie cattoliche croate).
E il Papa si è soffermato, quest'anno, anche sulla teologia del corpo nella vita della coppia cristiana. Ricevendo i membri del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per la Famiglia, il Pontefice ha sottolineato che il vero fascino della sessualità nasce dalla grandezza degli orizzonti schiusi dall’amore di Dio: “E’ nella famiglia che l’uomo scopre la sua relazionalità, non come individuo autonomo che si autorealizza, ma come figlio, sposo, genitore, la cui identità si fonda nell’essere chiamato all’amore, a riceversi da altri e a donarsi ad altri” (Al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, 13 maggio 2011).
Radio Vaticana