“Una manifestazione della crudeltà e di un odio cieco, assurdo, che non ha alcun rispetto per la vita umana e che cerca di suscitare e alimentare altro odio e confusione”: questo il commento del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, alla notizia degli attentati contro tre chiese in Nigeria, che hanno provocato almeno 39 morti. Ieri mattina, nelle città di Abuja, Jos e Gadaka, tre ordigni sono stati fatti esplodere presso altrettante parrocchie dove erano in corso le Messe natalizie. “Siamo vicini alla sofferenza della Chiesa e di tutto il popolo nigeriano - ha proseguito padre Lombardi - così provati dalla violenza terroristica anche in questi giorni che dovrebbero essere di gioia e di pace”. “Mentre preghiamo per le vittime ci auguriamo che questa insensata violenza non indebolisca la volontà di convivenza pacifica e di dialogo nel Paese”, ha concluso il direttore della Sala Stampa vaticana. L’attentato di Abuja sarebbe stato rivendicato dal gruppo estremista islamico Boko Haram, che già lo scorso Natale fu responsabile di un’altra strage, avvenuta a Jos dove morirono almeno 32 persone e 74 ne rimasero ferite. Da parecchio tempo la tensione tra cristiani e musulmani è altissima e negli ultimi mesi è degenerata: dall’inizio di questo dicembre il numero dei morti a causa del fanatismo religioso è di circa un centinaio, tenendo conto di un ulteriore attentato che, oggi stesso, ha provocato la morte di un kamikaze e di tre poliziotti a Damaturu.
Zenit