martedì 13 dicembre 2011

Vian: la Chiesa non è eurocentrica, sempre più lo sguardo del Papa ne sottolinea la dimensione universale e la capacità di radicarsi in ogni cultura

"Non è usuale la presenza di bandiere nazionali nella Basilica Vaticana, come è accaduto durante la celebrazione papale per il bicentenario dell'indipendenza dei Paesi latinoamericani e caraibici". Lo scrive il direttore de L'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian in un editoriale di prima pagina intitolato "La Vergine e le bandiere". "Una circostanza singolare, dunque, che non presta il fianco a sospetti di nazionalismi, storicamente estranei alla tradizione cattolica, ma piuttosto conferma il suo radicamento secolare in quell'immensa parte del mondo dove oggi vive quasi la metà dei fedeli in comunione con la sede romana", scrive il giornale vaticano. "Viene così ribadita un'altra realtà evidente, ma che molti ignorano per trascuratezza o, talvolta, in malafede: la Chiesa non è eurocentrica e sempre più lo sguardo di Papa Benedetto ne sottolinea la dimensione universale e la capacità di radicarsi in ogni cultura". "Proprio questo è il portato più profondo e durevole dell'evangelizzazione dell'America, 'al di là degli aspetti storici, sociali e politici dei fatti', come ha puntualizzato il Papa. E ancora questo è il significato della svolta, tanto intelligente quanto coraggiosa, che indusse la Santa Sede al riconoscimento piuttosto rapido, già durante i pontificati di Leone XII e di Pio VIII, delle realtà nazionali costituitesi in America meridionale. Qui, qualche anno prima, tra il 1823 e il 1825, aveva viaggiato - durante una lunga missione giunta sino in Cile - il giovane Mastai Ferretti che, divenuto Papa nel 1846 con il nome di Pio IX, risulta essere il primo successore di Pietro ad avere messo piede nel nuovo mondo".

TMNews

La Vergine e le bandiere