giovedì 1 marzo 2012

Domenica la visita del Papa alla parrocchia San Giovanni Battista de la Salle nel quartiere Torrino. Prima tra i bambini, poi la Santa Messa

Pochi giorni fa, durante il Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali, il Santo Padre ha chiesto di pregare per lui perché possa "reggere con mite fermezza il timone della Chiesa". Domenica 4 marzo il Pontefice, visitando in occasione della Quaresima la parrocchia di San Giovanni Battista De La Salle al quartiere Torrino (foto), periferia sud di Roma, presiederà la Messa da un presbiterio cui l’architetto Giovanni Spina ha voluto dare proprio la forma della barca di Pietro. Alle 9.00 il Santo Padre verrà accolto dai bambini della parrocchia e alle 9.30, sull’altare poggiato su una base del colore del mare, Benedetto XVI celebrerà l’Eucaristia insieme al cardinale vicario Agostino Vallini, al vescovo ausiliare per il settore Sud Paolo Schiavon, ai sacerdoti della parrocchia e della prefettura. Dal presbiterio, con il pavimento in lastre di travertino color noce come il pontile di una nave, le due vetrate triangolari a forma di vele e il fonte battesimale a ricordare una prua, il Pontefice sarà plasticamente il nocchiero della diocesi di Roma. "In questo tempo di preparazione - spiega don Giampaolo Perugini, dal settembre 2009 parroco di San Giovanni Battista De La Salle - abbiamo sensibilizzato la comunità a conoscere più da vicino la figura del Santo Padre e il suo ministero petrino: durante le celebrazioni domenicali, nelle riunioni dei vari gruppi e anche attraverso una catechesi rivolta a tutta la parrocchia". Eretta il 1 ottobre 2000 dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini, la parrocchia è stata dedicata il 12 dicembre 2009 dal cardinale vicario Vallini in onore di San Giovanni Battista De La Salle. "Per i primi tre anni - racconta il parroco - l’attività pastorale si è svolta all’interno dell’Istituto 'Santa Chiara', poco distante dal sito designato per la costruzione della nuova struttura. Poi, per tre anni e mezzo, in un prefabbricato sull’area da edificare. Infine, quando è iniziata la realizzazione dell’opera edilizia parrocchiale, durata due anni e mezzo, in un garage affittato nelle vicinanze". Provvidenziale che una parrocchia dedicata al Santo patrono degli educatori abbia trovato collocazione in una delle zone più "giovani" di Roma. "Il quartiere - prosegue don Perugini - è prevalentemente costituito da famiglie giovani con bambini che frequentano scuole elementari e medie. La popolazione si aggira intorno ai 12mila abitanti. Nel territorio parrocchiale ci sono 3.116 famiglie, la maggior parte delle quali composte da giovani coppie con figli piccoli o adolescenti. Abbiamo un auditorium che utilizziamo per gli spettacoli teatrali, i musical con i bambini e gli incontri con le famiglie. Comunichiamo con i parrocchiani attraverso un giornale, L’Astro nascente, e il sito internet www.parrocchiadelasalle.org. Dal 2009, anno in cui ci siamo trasferiti, sono nate nuove realtà, in particolare quella dell’oratorio, con diversi laboratori, tra cui una scuola di musica dove i ragazzi imparano a suonare la chitarra, il violino o il pianoforte, un campo di calcetto, uno di basket e uno di pallavolo". "All’interno dell’oratorio 'Stella polare' -aggiunge Claudio Parisini, ingegnere di 48 anni, volontario al 'Laboratorio sportivo' per il calcetto - ci sono tante attività, tra cui lo sport. Sono iscritti circa 70 ragazzi, dai 6 ai 12 anni. Io, insieme ad altri due volontari, mi occupo delle lezioni di calcetto, su un campo di erba sintetica di quarta generazione, cui sono iscritti 58 bambini. Poi ci sono altri due volontari per insegnare basket, e due per la pallavolo. Ovviamente lo scopo è educativo: dare ai giovani del quartiere un luogo di aggregazione al di là del Centro commerciale Euroma2". A San Giovanni Battista De La Salle vanno a 'gonfie vele' anche le attività di evangelizzazione e le iniziative delle numerose associazioni. "Oltre ai gruppi di catechismo classico, i 2 anni per la prima comunione e i 3 anni per la cresima raccolgono un totale di 278 bambini e 140 ragazzi, negli ultimi due anni - conclude il parroco - sono nati altri gruppi parrocchiali come il gruppo liceali, quello degli universitari e lavoratori, un gruppo post-cresima e uno post-comunione. Presenti fin dalla nascita della parrocchia invece i gruppi della 'Gioventù ardente mariana', la Legio Mariaee il movimento del 'Rinnovamento nello Spirito'".

Daniele Piccini, RomaSette