La Chiesa "è quella che si è vista a Milano ben lontana dall'immagine che se ne vorrebbe accreditare su alcuni media attraverso rappresentazioni clamorose ma che distorcono i fatti, arrivando addirittura a prescindere dalla sua realtà, pur inevitabilmente umana e dunque imperfetta". Così, sulla prima pagina de L'Osservatore Romano, il direttore Giovanni Maria Vian legge il VII Incontro Mondiale delle Famiglie sullo sfondo dello scandalo 'Vatileaks'. "Conviene ricordare che qui non è certo in discussione il diritto, ovviamente legittimo, a opinioni diverse e alla stessa critica, purché rispettosa della realtà, mentre va respinto il tentativo evidente di diffondere pregiudizi persistenti e luoghi comuni non fondati, come ha assicurato lo stesso Benedetto XVI solo pochi giorni fa", scrive Vian, che nota come "ad accorgersi di questa realtà così diversa sono stati per fortuna in molti", e sottolinea, in particolare, l'odierno commento di Franco Garelli su Il Messaggero e i commenti di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. "Il soggiorno milanese ha certamente consolato il Papa, come lui stesso ha confidato al cardinale Angelo Scola, ma anche chi lo ha visto o ascoltato - quasi due milioni di presenze durante i tre giorni - ne è stato sostenuto nella riflessione, comune a ogni persona umana, o rafforzato in quella fede cattolica condivisa soprattutto da moltissime famiglie di ogni parte del mondo. E tanti sono rimasti colpiti dalla misericordia e dalla chiarezza delle sue parole, come quelle sui terremotati e sui divorziati risposati che la Chiesa deve accompagnare e sostenere. Fino al ricordo toccante di quando era bambino e della semplice gioia cristiana di quel tempo. Che è la stessa vissuta anche oggi, al punto da spingere Benedetto XVI a paragonare la vita futura a quella pienezza".
TMNews
Milano e la gioia cristiana