Si avvicina la conclusione degli interrogatori formali di Paolo Gabriele e della fase istruttoria dell'inchiesta per il "furto aggravato" di cui è accusato. "Il giudice istruttore Piero Bonnet - ha spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un briefing con i giornalisti - deciderà la prossima settimana sulla scarcerazione o sugli arresti domiciliari e successivamente sul rinvio a giudizio". "Un eventuale processo, comunque, si celebrera' - ha chiarito - non prima del prossimo autunno". "Formalmente - ha aggiunto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede - l'assistente di camera dell'Appartamento Pontificio è ancora l'unico imputato, però sono stati interrogati altri e si vedrà se ci saranno altri indagati". Il gesuita ha voluto puntualizzare che essere "sentiti" non significa essere "sospettati" non ha fornito altri dettagli. La commissione di tre cardinali, Herranz, De Giorgi e Tomko, incaricata dal Papa di un'indagine distinta da quella portata avanti da magistratura e gendarmeria vaticana, intanto, "prosegue i suoi lavori". Se a metà giugno avevano avuto "audizioni" con 23 persone (oltre al maggiordomo del Papa, superiori e impiegati, chierici e laici, nonché altre persone informate dei fatti), ora il numero degli 'audizionati' è salito a 28. Il successore di Ettore Gotti Tedeschi alla presidenza dello Ior non verrà nominato prima della fine dell'estate, ha poi precisato il portavoce vaticano. "Non ci sarà né un commissario né una commissione", ha detto il gesuita smentendo ipotesi di stampa circa una ulteriore evoluzione della vicenda vaticana di Gotti Tedeschi. "La situazione è chiarita: Gotti Tedeschi non è più presidente, si sta cercando un nuovo presidente per il quale non vi è l'aspettativa in estate". Rispondendo alle domande dei cronisti, Lombardi ha precisato che non vi è uno "stallo" nella "buona scelta" del prossimo presidente dello Ior ma si seguono i "tempi normali" per una selezione rallentata dall'estate.
Agi, TMNews