Le hanno fatte passare come affermazioni di un vecchio frate da non prendere in considerazione, un anziano che ormai non avrebbe più voce in capitolo perché senza più incarichi a livello ecclesiale, ma l’intervista rilasciata da padre Benedict Groeschel, il frate cappuccino fondatore dei Franciscan Friars of the Renewal (Francescani del rinnovamento), continua a far parlare negli Stati Uniti. Le sue dichiarazioni in merito alle vittime di abusi che, a suo dire, cercando una figura paterna sarebbero in realtà corresponsabili o responsabili dei fatti, hanno scatenato un coro di reazioni indignate a cominciare da David Clohessy, alla guida dell’associazione vittime di abusi: “E’ del tutto sbagliato demonizzare i minori violentati, ma ancor peggio ignorare chi lo sta facendo”. “Indifendibile chi fa queste affermazioni”, aveva scritto il gesuita giornalista James Martin di America. Dopo due giorni giungono però smentite e distinguo, mentre il National Catholic Register ha oscurato l’intervista dal sito web dove si legge invece un breve comunicato che porta la firma di Groschel: “Non avevo intenzione di addossare la colpa alle vittime - si è scusato – forse non sono più capace di esprimermi come un tempo”. Il portavoce del cardinale arcivescovo di New York Timothy Dolan si è associato nel giudicare “sbagliate” le affermazioni del frate psicologo: “Sarebbe come ammettere che la vittima è in qualche modo responsabile dell’abuso o ha permesso che si verificasse”, ha detto Joseph Zwilling. E forse è proprio a causa dell’avanzare dell’età che l’arcidiocesi ha comunicato, secondo quanto riferisce il New York Times, che padre Groeschel deve considerare conclusa la sua carriera di insegnante di psicologia pastorale al seminario diocesano di St. Joseph. Sempre di problemi di salute fa menzione padre Glenn Sudano, co-fondatore dei Francescani del Rinnovamento, che riferisce anche di un incidente d’auto a Orlando in Florida nel 2004.
Maria Teresa Pontara Pederiva, Vatican Insider