sabato 13 ottobre 2012

Nona Congregazione generale. Gli interventi: la promozione della Dottrina sociale della Chiesa, la pietà popolare, l'evengelizzazione dei media e il rapporto tra fede e ragione

Questa mattina, alle 9.05, alla presenza del Santo Padre, con il canto dell’Ora Terza, ha avuto inizio la nona Congregazione generale per la continuazione degli interventi in Aula dei Padri Sinodali sul tema "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana". Presidente Delegato di turno il card. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa. Durante la Congregazione Generale è intervenuto il delegato fraterno Geoffrey Tunnicliffe, segretario generale dell'Alleanza Evangelica Mondiale. A questa Congregazione Generale, che si è conclusa alle 12.30 con la preghiera dell'Angelus Domini, erano presenti 241 Padri.
L’Assemblea dei vescovi ha ribadito l’importanza della dottrina sociale della Chiesa, elemento essenziale di evangelizzazione, perché l’annuncio di Cristo è il principale fattore dello sviluppo, della giustizia e della pace. Non si tratta, hanno detto i presuli, di trasformare la Chiesa in un’istituzione di servizi sociali, bensì di promuovere una cultura della solidarietà e della fraternità. Rilanciare la dignità umana, ha affermato il Sinodo, promuovere valori democratici, significa essere nella sequela di Gesù. Tra gli altri temi affrontati in Aula, quello della pietà popolare: purificata e guidata nel modo giusto, essa è espressione di fede sincera e testimonia perennemente la sete di Dio racchiusa nel cuore dell’uomo, contribuendo così alla nuova evangelizzazione. Perché il cuore dell’uomo è fatto per l’infinito ed alle sue attese può rispondere solo l’incontro con chi ha cambiato realmente la propria vita grazie a Cristo. Quindi, il Sinodo è tornato ad esaminare la sfida di evangelizzare il mondo mediatico contemporaneo: la società attuale, hanno detto i vescovi, non è più mass-mediatica, bensì bio-mediatica, poiché i mezzi di comunicazione di massa hanno talmente invaso la vita dell’uomo da cambiarne lo sviluppo antropologico. Di qui, l’invito affinché la Chiesa sappia comunicare vicinanza, relazione, amicizia alle persone nella loro singolarità, destinatarie dell’amore di Dio. Infine, il grande tema del rapporto tra fede e ragione: se non si comprende la loro complementarietà, hanno detto i Padri sinodali, i cristiani finiranno sempre per sentirsi inferiori nei confronti della modernità o in ritardo rispetto della storia. Essi, invece, devono essere coscienti della dimensione culturale della fede e dare ragione della propria speranza. Nella seconda parte della Congregazione sono stati comunicati i nomi dei membri della Commissione per l’informazione, il cui presidente è l’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e vice presidente è l’arcivescovo di Prešov per i cattolici di rito bizantino Ján Babjak.

Radio Vaticana

NONA CONGREGAZIONE GENERALE