Al termine della Santa Messa celebrata nella Basilica Vaticana con i Padri
sinodali per la conclusione della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo
dei vescovi, il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo
studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i
pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Con il Sinodo dei vescovi, ha ricordato il Pontefice, “per tre
settimane ci siamo confrontati sulla realtà della nuova evangelizzazione per la
trasmissione della fede cristiana: tutta la Chiesa era rappresentata e, dunque,
coinvolta in questo impegno, che non mancherà di dare i suoi frutti, con la
grazia del Signore. Prima di tutto però il Sinodo è sempre un momento forte di
comunione ecclesiale, e per questo desidero insieme con tutti voi ringraziare
Dio, che ancora una volta ci ha fatto sperimentare la bellezza di essere Chiesa,
e di esserlo proprio oggi, in questo mondo così com’è, in mezzo a questa umanità
con le sue fatiche e le sue speranze”. Molto significativa, per il Santo Padre,
è stata “la coincidenza di questa Assemblea sinodale con il 50° anniversario
dell’apertura del Concilio Vaticano II, e quindi con l’inizio dell’Anno della
fede”. “Ripensare al beato Giovanni XXIII, al servo di Dio Paolo VI, alla
stagione conciliare, è stato – a giudizio di Benedetto XVI - quanto mai
favorevole, perché ci ha aiutato a riconoscere che la nuova evangelizzazione non
è una nostra invenzione, ma è un dinamismo che si è sviluppato nella Chiesa in
modo particolare dagli anni ‘50 del secolo scorso, quando apparve evidente che
anche i Paesi di antica tradizione cristiana erano diventati, come si suol dire,
‘terra di missione’”. Così è emersa “l’esigenza di un annuncio rinnovato del
Vangelo nelle società secolarizzate, nella duplice certezza che, da una parte, è
solo Lui, Gesù Cristo, la vera novità che risponde alle attese dell’uomo di ogni
epoca, e dall’altra, che il suo messaggio chiede di essere trasmesso in modo
adeguato nei mutati contesti sociali e culturali”. Oltre ad anticipare che
offrirà a tutta la Chiesa una sintesi organica e indicazioni coerenti
dell’Assemblea appena conclusa, Benedetto XVI ha affermato che “da questo Sinodo
esce rafforzato l’impegno per il rinnovamento spirituale della Chiesa stessa,
per poter rinnovare spiritualmente il mondo secolarizzato; e questo rinnovamento
verrà dalla riscoperta di Gesù Cristo, della sua verità e della sua grazia, del
suo ‘volto’, così umano e insieme così divino, sul quale risplende il mistero
trascendente di Dio”.
Anche nei saluti in varie lingue, il Papa ha parlato del Sinodo. In spagnolo, ha chiesto di pregare affinché “questo evento ecclesiale produca abbondanti frutti nella vita della Chiesa” e ha rinnovato l’invito a pregare Maria attraverso il rosario “affidandole tutte le nostre difficoltà, sfide e gioie, affinché le presenti a suo figlio Gesù Cristo, luce del mondo e speranza dell’uomo”. In polacco ha ricordato che “la nuova evangelizzazione è compito di ognuno di noi, esige da noi l’intensificazione nello zelo, la rinascita della vita sacramentale, il ritorno alle pratiche di pietà da parte di coloro che si sono allontanati dalla Chiesa, l’annunzio del messaggio di Cristo a tutti coloro che non lo conoscono. Lo Spirito di Dio ravvivi i nostri cuori con la forza della fede, desti il bisogno di rimanere nella vicinanza con Dio”.
SIR
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS
Anche nei saluti in varie lingue, il Papa ha parlato del Sinodo. In spagnolo, ha chiesto di pregare affinché “questo evento ecclesiale produca abbondanti frutti nella vita della Chiesa” e ha rinnovato l’invito a pregare Maria attraverso il rosario “affidandole tutte le nostre difficoltà, sfide e gioie, affinché le presenti a suo figlio Gesù Cristo, luce del mondo e speranza dell’uomo”. In polacco ha ricordato che “la nuova evangelizzazione è compito di ognuno di noi, esige da noi l’intensificazione nello zelo, la rinascita della vita sacramentale, il ritorno alle pratiche di pietà da parte di coloro che si sono allontanati dalla Chiesa, l’annunzio del messaggio di Cristo a tutti coloro che non lo conoscono. Lo Spirito di Dio ravvivi i nostri cuori con la forza della fede, desti il bisogno di rimanere nella vicinanza con Dio”.
SIR
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS