Dopo l’Angelus il Pontefice ha ricordato che oggi si celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Nel Messaggio di quest’anno – ha detto - ho paragonato le migrazioni ad un ‘pellegrinaggio di fede e di speranza’. Chi lascia la propria terra lo fa perché spera in un futuro migliore, ma lo fa anche perché si fida di Dio che guida i passi dell’uomo, come Abramo”. E così, per il Santo Padre, “i migranti sono portatori di fede e di speranza nel mondo. A ciascuno di loro rivolgo oggi il mio saluto, con una speciale preghiera e benedizione”. Ha rivolto, poi, un saluto in particolare alle “comunità cattoliche di migranti presenti a Roma” e le ha affidate “alla protezione di santa Cabrini e del beato Scalabrini”. Nei saluti in lingua francese, Benedetto XVI ha espresso poi l'auspicio che "ovunque" i migranti possano essere "accolti e aiutati, affinchè ognuno di loro e ogni loro famiglia abbia una esistenza degna".
SIR, TMNews
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