giovedì 30 aprile 2009
Il Papa in Terra Santa. La visita al campo di Aida di Betlemme e i doni dei profughi a Benedetto XVI
Un ciondolo con una chiave, simbolo sia della missione di ''custode delle chiavi'' affidata da Cristo a San Pietro e ai suoi successori, che della ''chiave del ritorno'' dei profughi palestinesi, ed una mappa della Palestina incisa su una pietra del mare di Galilea: sono i doni che gli abitanti del campo di Aida, Betlemme, circa 5000 persone di cui 14 famiglie cristiane, faranno a Papa Benedetto XVI in occasione della sua visita al campo il 13 maggio, prevista nel pellegrinaggio in Terra Santa. Il sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme spiega che la visita durerà un'ora. Per la sua organizzazione è al lavoro un comitato che annovera tra i suoi membri oltre a Ziyad Al Bandak, presidente del governo locale anche padre Majdi Syriani, sacerdote del Patriarcato. Da quanto si apprende dal Patriarcato i bambini del campo accoglieranno il Papa su entrambi i lati delle strade decorate con manifesti, striscioni e bandiere dell'Autorità palestinese e del Vaticano. La cerimonia avrà inizio vicino al muro di separazione. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas terrà un discorso, seguito da quello di Benedetto XVI. Prenderanno la parola anche rappresentanti del campo e due programmi artistici concluderanno l'evento. ''Il Papa che entra ad Aida - dice padre Syriani - sarà come una luce nella notte per gli abitanti del campo e l'occasione per mostrare le sofferenze dei profughi e la volonta' di mettere fine ad esse rendendo giustizia ai palestinesi''.