lunedì 11 maggio 2009

Il Papa lascia la Giordania: gratitudine per la considerazione dei cristiani. Incoraggio tutti a costruire sulla tolleranza religiosa

Partendo da Amman alla volta di Gerusalemme, Benedetto XVI ha voluto ringraziare il Re Abdullah II per averlo invitato a visitare il Regno Ascemita, per la sua ospitalità e le sue gentili parole", e ricordare che il sovrano è "molto attivo nel promuovere il dialogo inter-religioso". "Desidero rilevare - ha detto - quanto il suo impegno a questo riguardo sia apprezzato. Prendo anche atto con gratitudine della particolare considerazione che egli dimostra verso la comunità cristiana in Giordania. Questo spirito di apertura non solo aiuta i membri delle diverse comunita' etniche in questo Paese a vivere insieme in pace e concordia, ma ha anche contribuito alle iniziative politiche lungimiranti della Giordania per costruire la pace in tutto il Medio Oriente". "Un giorno particolarmente luminoso" tra quelli che ha vissuto Benedetto XVI in Giordania è stato quello della sua visita alla Moschea al-Hussein bin-Talal", e l'incontro con i capi religiosi musulmani, i membri del corpo diplomatico e i rettori delle università. Anche se "è soprattutto come pellegrino e pastore" che si è recato in Giordania, il Papa, lasciando Amman per Israele, incoraggia cristiani e musulmani a "costruire sulle solide fondamenta della tolleranza religiosa che rende capaci i membri delle diverse comunità di vivere insieme in pace e mutuo rispetto". "Nel congedarmi da voi - ha poi concluso il Papa rivolgendosi ai dignitari e alla piccola folla presente all'aeroporto - desidero sappiate che io porto nel mio cuore il popolo del Regno Ascemita e tutti coloro che vivono in questa regione. Prego perchè abbiate la gioia della pace e della prosperità, adesso e per le generazioni future. Ancora una volta, grazie. E che Dio vi benedica tutti".
"Sua Santità, ho il privilegio, a nome di tutti i giordani, di porgerle i nostri ringraziamenti per l'onore che ha concesso al nostro Paese", ha detto dal canto suo re Abdallah II di Giordania al papa durante la breve cerimonia di saluto all'aeroporto di Amman. Il sovrano ha inoltre affermato che "è di importanza vitale continuare il dialogo di rispetto che abbiamo avviato ed impegnarci a tutti i livelli per difendere la comprensione, in particolare tra i giovani che sono la sorgente del nostro futuro". Allo stesso tempo il re ha affermato che "è fondamentale ottenere giustizia per coloro che soffrono oggi, per motivi di occupazione, povertà e mancanza di rispetto. I palestinesi in particolare hanno sofferto per l'occupazione e i suoi mali". Il sovrano hascemita ha affermato che "la soluzione dei due Stati gode del sostegno della comunità internazionale, poiché essa fornisce l'unica promessa di pace durevole. È necessario, tutti insieme - ha detto -, lavorare per questa pace".