Ansa
lunedì 20 luglio 2009
Il portavoce vaticano: l'intervento al polso del Papa la migliore soluzione, nessun motivo di coltivare preoccupazioni
L'intervento chirurgico praticato dai medici di Aosta a Benedetto XVI dopo la caduta che gli ha procurato una frattura del polso destro è stato "la soluzione più ragionevole e la migliore che si poteva prendere". Lo ha affermato ai microfoni di Radio Vaticana il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, dopo alcune interviste apparse sulla stampa nelle quali medici esprimevano perplessità sul tipo di intervento praticato al Papa. "Direi che il tipo d'intervento attuato e le sue modalità sono state decise dopo una riflessione attenta di persone competenti - ha spiegato Lombardi - , tenuto conto, com'é naturale e giusto, della conoscenza diretta del paziente e delle circostanze concrete". "Bisogna osservare - ha aggiunto il portavoce - che le diverse opinioni, manifestate dai medici, sono di carattere un po' teorico, nel senso che non possono tener conto degli elementi determinanti della conoscenza diretta del paziente, della sua situazione e delle circostanze in cui si trova, che sono elementi decisivi in caso d'intervento come quello che si é realizzato". "Credo che si può avere pienamente fiducia - ha concluso padre Lombardi - che, nella situazione concreta, è la soluzione più ragionevole e la migliore che si poteva prendere e non vi è nessun motivo di coltivare preoccupazioni".