“Queste due dimensioni, fede e ragione, non sono da separare né da contrapporre, ma piuttosto devono sempre andare insieme. Come ha scritto Agostino stesso poco dopo la sua conversione, fede e ragione - dice nel "Contra Academicos" - sono le due forze che ci portano a conoscere” (30 gennaio 2008).
Più volte il Papa ha sottolineato quanto sia stato affascinato dalla figura di Sant’Agostino, tanto da essersi ispirato al suo pensiero nelle sue prime Lettere Encicliche. Con “Deus caritas est”, Benedetto XVI, infatti, ha voluto spiegare Dio come amore usando quelle stesse parole che il vescovo di Ippona rivolgeva ai suoi contemporanei.
"Anche oggi, come al suo tempo, l’umanità ha bisogno di conoscere e soprattutto di vivere questa realtà fondamentale: Dio è amore e l’incontro con lui è la sola risposta alle inquietudini del nostro cuore. Un cuore che è abitato dalla speranza, forse ancora oscura e inconsapevole in molti nostri contemporanei, ma che per noi cristiani apre già oggi al futuro, tanto che San Paolo ha scritto che ‘nella speranza siamo stati salvati" (27 febbraio 2008).
Ma del filosofo di Tagaste, il Papa ha anche descritto in più occasioni le vicissitudini per far capire che l’esperienza di un Santo non è lontana da quella di ciascuno di noi. E ancora che il cammino di un uomo non termina in una opzione fondamentale di vita. Così, Agostino non si è fermato decidendo di consacrarsi a Dio e di dedicarsi alla teologia.
“Gli era molto difficile all’inizio, ma ha capito che solo vivendo per gli altri, e non solo per la sua privata contemplazione poteva realmente vivere con Cristo e per Cristo...Imparò, spesso con difficoltà, giorno per giorno, a mettere a disposizione il frutto della sua intelligenza a vantaggio degli altri, a comunicare la sua visione, la sua fede, alla gente semplice” (27 febbraio 2008).
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BENEDETTO XVI E SANT'AGOSTINO - LE PAROLE DEL PAPA
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