Augusto Cinelli, Avvenire
sabato 5 settembre 2009
Il Papa a Viterbo e Bagnoregio. Le tre nuove porte della Cattedrale di San Lorenzo che saranno inaugurate da Benedetto XVI a ricordo della visita
Un sogno divenuto realtà che il vescovo Lorenzo Chiarinelli ha voluto realizzare a ricordo della visita di Benedetto XVI a Viterbo, facendo dono alla città di un’opera d’arte che manterrà viva la memoria dello storico evento. Sono le tre nuove porte di bronzo della Cattedrale di San Lorenzo che Papa Ratzinger benedirà e inaugurerà domani mattina nel corso della sua visita pastorale nel capoluogo dell’Alta Tuscia laziale. Un’opera che, in realtà, era già iniziata nel 2005 con l’inaugurazione della porta centrale (foto), opera del maestro Roberto Joppolo, e che adesso viene completata con la realizzazione delle due porte laterali, più strettamente legate alla venuta del Pontefice. La porta già pronta quattro anni fa è stata chiamata Porta della luce, perché il suo progetto prende nome dai nuovi misteri del Rosario voluti da Giovanni Paolo II. Nella parte alta dell’opera sono rappresentati i cinque episodi della vita pubblica di Gesù entrati a far parte della celebre preghiera mariana. Essi si diramano da una croce centrale, a simboleggiare i raggi offerti al mondo dal sacrificio di Cristo. Dalla base della porta si alzano le figure – a grandezza naturale – dei patroni di Viterbo, Santa Rosa e San Lorenzo, che, come tutti i santi, a quei "misteri di luce" hanno ispirato la propria esistenza, facendo da battistrada per coloro che scelgono di seguire il Signore annunciato dalla Chiesa, rappresentata nell’opera dai diciassette cardinali di quel lungo Conclave del 1286 che ha reso famosa la città di Viterbo, allora sede papale. Le due nuovissime porte laterali che completano il trittico ricordano l’evento storico della riunificazione delle antiche diocesi di Viterbo, Tuscania, Montefiascone, Bagnoregio e Acquapendente nell’unica di Viterbo. E Papa Ratzinger è il primo Pontefice a far visita alla diocesi dopo la nascita della nuova realtà ecclesiale datata 1986. In esse sono scolpiti i simboli delle quattro concattedrali, insieme alla scritta, dettata dal vescovo Chiarinelli, che in latino recita: "Da una moltitudine di persone formiamo un solo corpo". La porta sinistra reca lo stemma di Benedetto XVI, la figura di San Bonaventura, cui il Papa renderà omaggio nel pomeriggio di domani, con lo sfondo di Civita di Bagnoregio, il borgo dove nacque il santo, la facciata del Santo Sepolcro di Acquapendente e il finestrone di San Martino al Cimino. Sulla porta destra si trovano lo stemma del vescovo Chiarinelli, la facciata del santuario della Madonna della Quercia con la Madonna patrona della nuova diocesi, altra tappa della visita del Papa, la cupola di Santa Margherita di Montefiascone con santa Lucia Filippini, originaria di Tuscania che sul finire del Seicento diede vita alle Maestre Pie Filippini, religiose impegnate in ambito educativo, e al centro il rosone di san Pietro a Tuscania. Le porte bronzee rimarranno per tutta la città segno visibile della fede di un popolo che il successore di Pietro viene a confermare e testimonianza viva delle radici e della più che ventennale storia della nuova diocesi.