Papa Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in Vaticano il presidente palestinese Abu Mazen (foto), per un colloquio durato 15 minuti. Il leader di Fatah, accomapgnato tra gli altri dal negoziatore capo Saeb Erekat e dal portavoce Nabil Abu Rudein, è stato accolto dal Pontefice con il saluto ''Benvenuto, signor presidente''. Prima dell'avvio del colloquio privato, in inglese, i due hanno anche parlato brevemente dei colloqui di Abu Mazen a New York con Barack Obama e Benjamin Netanyahu. ''Una soluzione giusta e duratura al conflitto israeliano-palestinese, in cui i diritti di tutti siano riconosciuti e rispettati'': è l'auspicio espresso durante il colloquio, reso noto con un comunicato la Sala Stampa vaticana. ''Nel corso dei cordiali colloqui - recita il comunicato -, dopo aver ricordato il viaggio del Santo Padre in Terra Santa, si è aperto un dialogo sulla situazione in Medio Oriente e, in particolare, sulla necessità di trovare una soluzione giusta e duratura al conflitto israeliano-palestinese, in cui i diritti di tutti siano riconosciuti e rispettati. Al riguardo è stata rilevata l'importanza della cooperazione e del mutuo rispetto tra le parti e del sostegno della comunità internazionale. Non è mancato un riferimento alla situazione dei cattolici in Palestina, e più in generale nella regione, e al loro contributo alla vita sociale e alla convivenza pacifica tra i popoli''. Per il tradizionale scambio dei doni, Abu Mazen ha portato al Papa un quadro in maiolica dipinta di ''Gerusalemme capitale della cultura araba'', mentre Benedetto XVI ha ricambiato un bassorilievo rotondo raffigurante Piazza San Pietro. Dopo il Pontefice, Abu Mazen ha incontrato il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, e mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.