Agi
sabato 12 dicembre 2009
Domani la visita del Papa all'Hospice Sacro Cuore sul Gianicolo. 'L'Osservatore Romano': restituire dignità a quanti sono schiacciati dalla sofferenza
Domani mattina Benedetto XVI salirà sul Gianicolo per visitare l'Hospice "Sacro Cuore", chiamato anche "Fondazione Roma - Hospice Sla e Alzheimer" (foto). "Si troverà - scrive oggi L'Osservatore Romano - accanto a trenta persone neppure in grado di riconoscere quanti li assistono ventiquattro ore al giorno, per accompagnarle amorevolmente verso una serena conclusione della parabola terrena della loro vita". Voluto da Marcello Sacchetti, allora presidente del Circolo San Pietro, e realizzato grazie al sostegno della fondazione "Cassa di Risparmio di Roma" presieduta da Emmanuele Emanuele, assiste quotidianamente anche venti malati di Alzheimer in day hospital e 120 malati terminali seguiti a domicilio, come altri cinquanta malati di Alzheimer e sei di sclerosi laterale amiotrofica. "L'intento - scrive ancora il giornale vaticano - era quello di restituire dignità a quanti, schiacciati dalla sofferenza, sembravano voler desiderare la morte come liberazione dal dolore, dando così ingiustificata ragione ai fautori dell'eutanasia". "L'importanza di simili strutture - continua l'articolo a firma di Mario Ponzi - sta nella testimonianza che offrono quanti, personale sanitario, familiari, volontari e spesse volte gli stessi malati, danno vita e forma alla comunità dell'hospice. E non si tratta solo di accompagnare serenamente verso il termine ultimo della vita naturale una persona cara". Per il quotidiano della Santa Sede, infatti, "c'è anche da restituire dignità a quanti vengono colpiti da malattie invalidanti, anche quelle che non comportano un immediato pericolo di vita".