domenica 16 maggio 2010

Come le parole di Benedetto XVI sull'aereo verso Lisbona hanno cambiato il copione della manifestazione di questa mattina in suo sostegno

Il copione della manifestazione di oggi a San Pietro è cambiato in corsa. A modificare il quadro di riferimento è stato il viaggio di Benedetto XVI in Portogallo. In particolare le dichiarazioni del Papa in aereo, quando ha detto che la situazione creata dallo scandalo della pedofilia è "terrificante" e l'attacco a lui arriva dall'interno della Chiesa. Insomma, il messaggio è apparso subito chiaro: non c'è nessun complotto esterno mediatico-massonico ordito da lobby finanziarie anticattoliche. Tappando così la bocca a quanti, tra le gerarchie curiali e gli alti dignitari, e i presunti opinion maker organici al Vaticano sparsi qua e là in tv e nei giornali, hanno per settimane gridato al complotto. La verità è apparsa semplice: la stampa ha solo raccontato, forse con particolare perseveranza, inconsueta nel passato, lo scandalo e la profonda crisi interna. Il segnale papale è arrivato forte in Italia, e gli organizzatori della manifestazione ha rimodulato. Intanto i vertici della CEI, card. Bagnasco in testa, che con oggi acquista un nuovo peso dentro la gerarchia e in Italia, hanno deciso di andare in piazza, e poi il messaggio è cambiato: da solidarietà al Papa contro gli attacchi si è passati a solidarietà al Papa e alle vittime dei preti pedofili, fino a tre giorni fa un po' sullo sfondo. A San Pietro c'era una folta rappresentanza di vescovi di 'territorio' e anche i vertici di CL e Sant'Egidio, schieramenti forti sul campo che, con i neocatecumenali, hanno risposto in massa all'appello, ma significativamente nessun cardinale di Curia. La cosa tuttavia non stupisce: è proprio quando la Curia ha parlato di "chiacchericcio" (era il giorno di Pasqua quando il card. Sodano ha manifestato vicinanza al Pontefice, evidentemente d'accordo con il segretario di Stato Bertone visto che il decano ha poi fatto un'intervista a L'Osservatore Romano) che la manifestazione è stata pensata. Poi il Papa, con poche parole pronunciate in piedi nel corridoio di un Airbus A320, ha cambiato tutto. E da lì si riparte.

Carlo Marroni, Il Sole 24 Ore.com